Di plagi, più o meno evidenti, che sono più o meno andati davanti ad una corte o comunque oggetto di dispute legali, il mondo della musica ne è storicamente (e verosimilmente ne sarà sempre di più) pieno.
D’altronde, come diceva Lavoisier “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“, a parziale difesa di chi “copia” o comunque trae almeno una forte ispirazione da brani di altri.
Cosa ci viene in mente nel mondo indie, in tal senso? Proviamo a metterne sul piatto 10, di somiglianze più o meno forti (no, non troverete Micheal Jackson vs. Al Bano, tantomeno i Maneskin..).
10. Lana del Rey – Get Free vs. Radiohead – Creep
La brava Lana nel suo album “Lust for Life” propone questa “Get Free” che ha qualche richiamo di troppo alla perla di casa Radiohead (che a propria volta richiama e non poco “The Air That I Breathe” di Albert Hammond…).
9. The Fratellis – Chelsea Dagger vs. Blossom Dearie – Doop-Doo-De-Doop
L’incendiario ritornello rock-burlesque dei The Fratellis ha qualche somiglianza “di troppo” con il brano di Blossom Dearie, anno del Signore 1963… non trovate?
8. The Beach Boys – Surfin’ USA vs. Chuck Berry – Sweet Little Sixteen
Brian Wilson non ha mai nascosto una passione per Chuck Berry e come quest’ultimo fosse stato una grande fonte d’ispirazione per i suoi Beach Boys: qui però “ispirazione” sembra un po’ riduttivo (tant’è che che lo stesso Chuck Berry finirà nei crediti, qualche anno dopo…)
7. Oasis – Whatever vs. Neil Innes – How Sweet to Be an Idiot
Se per “Shakermaker” i fratelli Gallagher dovettero pagare 500.000 sterline (la canzone richiamava troppo “I’d Like to Teach the World to Sing”, celebre per essere stata spot della Coca Cola), con “Whatever” si salvarono in corner mettendo nei crediti il pezzo di Neil Innes. Non il primo nè l’ultimo caso in cui gli Oasis si sono imbattuti in casistiche del genere…
6. Elastica vs. Wire
Inno britpop al femminile, il riff con cui si accende “Connection” delle Elastica è sin troppo simile (…) a quello dei veterani Wire nella loro “Three Girl Rumba”. Ancora, “Line Up” è così vicina a “I Am The Fly”, sempre della band di Colin Newman.
5. Baustelle vs. Pulp
Ok, veniamo all’Italia. La band di Bianconi ha sempre indicato i Pulp come una fonte d’ispirazione. Certo che alcuni brani sono davvero troppo “influenzati”. Vedasi “Amanda Lear” che richiama “Common People”, “Veronica, n. 2” che ammicca a “Babies”… ci fermiamo qua.
4. Tame Impala – Feels Like We Only Go Backwards vs. Pablito Ruiz – Oceano
Chissà se i Tame Impala hanno davvero preso ispirazione dal pop cileno del giovanissimo (al tempo…) Pablito Ruiz per il loro pezzo contenuto in “Lonerism”. Certo, qualche dubbio viene…
3. The Offspring – Why Don’t You Get a Job vs. The Beatles – Ob-La-Di, Ob-La-Da
Incredible dictu, ma gli Offspring non hanno mai ammesso il plagio che, a noi che a fine anni 90 la canzone è passata chissà quante volte davanti agli occhi e dentro alle orecchie, sembrava praticamente palese e, verosimilmente, “legalizzato” nei crediti. E invece.
2. The Flaming Lips – Fight Test vs. Cat Stevens – Father and Son
Effettivamente, l’andazzo di “Fight Test” dei Flaming Lips ricorda quello della celebre “Father and Son” di Cat Stevens, tant’è che lo stesso cantautore riuscì a “strappare” una royalty del 75% sugli introiti della canzone oggetto di discussione: “non penso diventerà ricco così“, chiosò sardonicamente Wayne Coyne.
1. Primal Scream – Loaded vs. George Micheal – Freedom! ’90 + Happy Mondays “Step on”
Potevamo concludere con qualche superclassico, ma in redazione Bobbie Gillespie ci sta molto simpatico, quindi riportiamo questo caso-limite per i suoi Primal Scream (a più riprese e per più brani additati di plagio): la magnetica “Loaded” ha qualche richiamo di troppo sia degli Happy Mondays di “Step On” che addirittura di George Micheal e la sua “Freedom! ’90”.