Sono passati oltre tre anni da “What Chaos Is Imaginary” e a fine aprile i Girlpool hanno realizzato questo loro quarto LP, pubblicato ancora una volta dalla Anti- Records.
Avery Tucker e Harmomy Tividad hanno chiesto aiuto al produttore Yves Rothman (Yves Tumor, Miya Folick) per costruire “un suono che sarà un incrocio tra il futurismo hollywoodiano e la sincerità post-grunge”, ci spiega la press-release: sarà interessante capire il significato di questo concetto e scoprire i risultati di questa collaborazione.
“Nothing Gives Me Pleasure” apre il disco indicando subito una delle direzioni che il duo californiano sembra voler prendere: l’utilizzo di rumorosi elementi elettronici e l’uso dell’autotune non sono però tra le soluzioni più azzeccate per questo brano. E’ vero che poi la melodia è davvero piacevole e che i vocals sono dolci, ma la produzione troppo moderna a nostro avviso risulta forzata e un po’ troppo volutamente pop.
Anche la successiva “Lie Love Lullaby” vede l’elettronica tra protagonisti del suo suono, soprattutto per quanto riguarda la parte percussiva, ma il risultato è decisamente migliore, forse grazie anche alla voce calda e pulita della band losangelina.
Il singolo “Faultline” si sposta su territori dream-pop davvero incantevoli, graziati con sensazioni melodiche tenere e riflessive che ci confortano con la loro leggerezza e con quel tocco celestiale che pare volerci trasportare verso luoghi ultraterreni.
La successiva “Light Up Later” inizialmente delude con quei suoi vocals contorti, ma poi è Tucker che riesce a spostare le sonorità verso mondi synth-pop di buon valore e assai piacevoli.
“Butterfly Bulletholes” è un altro piccolo gioiello dreamy dalle melodie preziose e dai toni delicati e romantici, mentre “See Me Now” ha una strumentazione scarna in cui la chitarra acustica è la progonista, dando la possibilità ai vocals di risplendere.
Alla fine dei conti l’esperimento dei Girlpool, sebbene abbia alcuni punti che girano purtroppo a vuoto, ha comunque funzionato più che discretamente, dimostrando come il gruppo statunitense abbia il futuro ancora tutto dalla sua parte.
Photo Credit: Amalia Irons