Continua la marcia degli Eugenia Post Meridiem verso il nuovo album. Dopo il primo singolo “willpower”, il nuovo brano “around my neck” è già disponibile. La canzone è scaturita da un riff di Marini, venuto fuori durante il lockdown e rimaneggiato successivamente. Il brano si basa su un loop di basso suonato sopra un groove afrobeat che si stoppa quando subentra il ritornello, rendendo il mood generale più freddo e cupo, sino a che tutto culmina alla fine nell’improvvisazione di un coro maschile, una preghiera vocale dreamy che si fonde poco a poco in una nuova alba. Queste idee musicali sono concettualizzate nel testo sotto forma di un mantra ripetitivo a proposito di ciò che probabilmente intendiamo quando parliamo di “libertà umana“. Si è cercato di evocare l’immagine di qualcuno di fronte a due giganti: la vita e la morte; essere congelati da una profonda paura, ma poi, in un momento, provare questa sensazione di essere qualcosa di molto più nobile e più grande, un'”esistenza” che procede oltre.
“like I need a tension”, il nuovo album, sempre più si avvia ad essere un punto di svolta per una band che ha reimmaginato il proprio paesaggio sonoro e l’impatto percepito a sua volta dagli ascoltatori più attenti alle strutture e alle deviazioni. “Abbiamo cercato di fare musica pop che non risultasse banale” dice Fera. “Questa è l’unica idea che ci ha guidato“.
Ci sembra che questo intento emerga alla grande anche in quesoo brano, cangiante e dai due volti: ritmato e vibrante eppure anche cupo e quasi trattenuto (volutamente) nel ritornello, che ci pare far andare il brano alla moviola, prima di ripartire. Gli Eugenia Post Meridiem sono qui per stupire.
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