Manca veramente poco al 4 novembre, giorno dell’uscita del nuovo album in studio dei Phoenix dal titolo “Alpha Zulu”, e noi di Indie non potevamo non fare il nostro listone per prepararvi al meglio a questo settimo lavoro. Non è mai facile fare la top 10 brani di un artista, o gruppo, così produttivo come la band francese ma noi ci abbiamo provato comunque e questo è il risultato!
10. Tonight (Feat. Ezra Koenig)
2022, da “Alpha Zulu”
Volevo comunque lasciare un posto a questo piccolo gioiellino, sia per il featuring col frontman dei Vampire Weekend sia per il fatto che è veramente un bel pezzo classico Phoenix per il suo sound pop-elettronico e per quell’atmosfera che li ha resi magici fino a questo momento. Certo, per ora sta in questa posizione solo perchè poco inserito nel contesto generale dell’album. Staremo a vedere…
9. Bankrupt!
2013, da “Bankrupt!”
Sicuramente l’album più sperimentale del gruppo di Versailles e questa canzone è dimostrazione di questa deviazione in remoti mondi fusi tra di loro. Non è il solito sound che ci si può aspettare dal gruppo, ma è ben coeso con il resto dell’album e questo crescendo fa letteralmente impazzire con synth e tastiere che man mano esplodono per dare spazio alla voce del frontman. Poteva fare tranquillamente parte della colonna sonora di Interstellar.
8. Telefono
2017, da “Ti Amo”
Figli del nazionalpopolare, amici delle sagre, radunatevi tutti! Non si può negare l’amore incondizionato di Thomas Mars per il nostro Bel Paese tanto che è arrivato ad incidere un disco riprendendo le nostre atmosfere e i nostri sound retrò fondendoli, di nuovo, con il loro tratto distintivo. “Non posso vivere, troppo bisogno di te”.
7. J-Boy
2017, da “Ti Amo”
Preparatevi che ce ne sta un’altra poi più su, quindi non incazzatevi. Ma non possiamo non considerare le tracce di questo capolavoro stranissimo della loro discografia. In particolare poi questa canzone è stata la prima ad uscire e a farci scoprire questo viaggio in un’Italia che non conoscevamo e che sembra fuoriuscirne come una classica macchietta, ma fidatevi che non è così!
6. Rome
2009, da “Wolfgang Amadeus Phoenix”
Con una chitarra tracciata con mini tratti, l’inizio della voce di Thomas, la tipica batteria delicata in background ci ritroviamo ancora in Italia e in questo caso nella capitale. L’album in questione è un capolavoro della prima decade del 2000, o come dicono loro “2000 years remain in a trash can”, e in particolare questa ballad è qualcosa di magico col suo crescendo esplosivo di chitarre finale che se prima ti faceva ballare dolcemente poi ti porta a scatenarti tantissimo.
5. Ti Amo
2017, da “Ti Amo”
Non avrei mai pensato di amare così tanto una canzone al cui interno c’è un mix italo-inglese di parole. Mi sono ricreduto dopo aver sentito questa canzone, forse una delle più belle dell’album. Non ho altre cose da dire, oramai sono già state dette precedentemente, vorrei solo sussurrarvi “Battiato and Lucio”.
4. Entertainment
2013, da “Bankrupt!”
Tutto quello che si può richiedere in una canzone qua c’è, senza troppi fronzoli. Il marchio rimane quello Phoenix dall’inizio alla fine, ma siamo nel 2013 e il periodo è particolarmente significativo per un tipo di sound, ovvero quello spaccatutto. Sto parlando di un ritmo ripetitivo ma incalzante di chitarre, tastiere e batterie che si fermano per le strofe principali, per poi ripartire a cazzo duro successivamente. Questa canzone è l’esempio perfetto.
3. 1901
2009, da “Wolfgang Amadeus Phoenix”
Entriamo nella top 3 e ovviamente sappiamo tutti dove andremo. Questa volta però, a differenza delle varie classifiche che trovate anche sui siti di streaming, farò un piccolo shuffle e cambierò le sorti. Proprio per questo, “1901” si aggiudica il terzo posto (e non il primo/secondo classico). Niente da dire, è una canzone bellissima e diventata oramai la hit da discoteca indie. Senza stancare mai, però.
2. If I Ever Feel Better
2000, da “United”
Ben 22 anni fa usciva questo album e di conseguenza questa canzone. Forse più pop che rock-alternative, o anche dance se volete, è simbolo di quello che la band era all’inizio della carriera e di quali erano i tempi. Questo pop francese è tipico del periodo, del luogo, ma soprattutto del gruppo che riescono a presentarsi finalmente con questa hit a tutto il mondo.
1. Lisztomania
2009, da “Wolfgang Amadeus Phoenix”
Sarà nepotismo o non so, ma questa canzone per me si becca il primo posto non solo per il suo successo che ha letteralmente occupato qualsiasi mercato musicale dell’epoca, ma soprattutto perchè per me ha un ricordo speciale. Proprio con questa canzone sono riuscito a capire meglio i Phoenix, iniziandoli ad amare come si deve. Si merita tutto, non ha nessun difetto. Forse, di difetto, ha quello di essere troppo bella.
BONUS TRACK: Identical
2020, from The Motion Picture “On The Rocks”
Si pensava fosse stata un’unica fiammata e invece ce la ritroveremo anche nel nuovo album in uscita il 4 novembre, “Alpha Zulu”. Ho voluto inserirla come bonus track solo per la sua unicità nell’essere (stata) sola per ben due anni. Anche qui non troviamo niente di distante da quello che sono i Phoenix, ma facciamo un passo in avanti scoprendo la loro particolare predisposizione nell’essere la perfetta colonna sonora di un qualsiasi film di Sofia Coppola.