Dopo le prime puntate in cui questa nuova serie dai malatissimi creatori di “Dark” accumula misteri su misteri, uno si aspetta di inziare a capirci un qualche cazzariello seppur minuscolo, e invece i simpaticoni questa volta continuano ad accumulare e incastrare misteri e trick narrativi fino all’ultimo episodio, andando così a creare una matassa di mindfuck immonda.
Ovviamente l’ultimissima scena prelude ad un’altra stagione che non risolverà nulla, poco importa se ambientata nello spazio profondo o su una nave che sta attraversando l’atlantico.
E’ presto per dire che dietro i mind fuck c’è il vuoto cosmico, ma anche tardi per non averci intravisto nulla, quindi seppure un po’ scazzato mi tocca rimandare il giudizio a tempi futuri. Giudizio che esprimerò dunque se e soltanto se avrò la pazienza di affrontare almeno altri otto episodi di garbugli narrativi spaccameningi.
Ad ogni modo, l’ambientazione è molto bella, i misteri intrigano e se non altro si arriva a fine episodi mossi dalla curiosità di conoscere quale pezzone rock lo chiude – la selezione è abbastanza scontata, ma spacca.