Se la sigla The Great Northern X non vi dice niente non passate oltre”…probabilmente vi saranno più conosciuti i nomi del cantautore ferrarese Marco degli Esposti(in arte Art of Wind) e dei Flap, gruppo post-rock veneto con parecchia esperienza alle spalle.
Se ancora brancolate nel buio è l’occasione buona per fare conoscenza con una band che, nata come fusione di folk e post-rock e di due progetti decisamente differenti, con questo album si pone già come realtà convincente e ben rodata.
Le trame ritmiche coinvolgenti e mai banali sostengono un raro equilibrio tra un songwriting tipico del cantautorato e le atmosfere più prettamente dilatate, oniriche e all’occorrenza rumorose, classiche del rock.
Sette tracce per farsi accompagnare in un viaggio dalle tinte tenui, ma dalla verve innata.
Registrato in presa diretta in due giorni “The Great Northern X” guadagna grandissima freschezza ed una resa che profuma di live, di quelli veri e sudati, di quelli che ti sanno catturare e che ti costringono a fischiettare i motivi ascoltati per i giorni a venire.
Una sorta di malinconico viaggio in un “‘autunno sonoro’ che i TGNX sanno rendere alla perfezione, coadiuvati da una voce a tratti quasi teatrale (modello “‘voce narrante’) che fa da filo conduttore a quello che non sarebbe reato pensare come un vero e proprio concept, una colonna sonora segnata dai chiaroscuri e che sa gestire con maestria il gioco di pieni e vuoti, di stop e ripartenze.
Dal rock al folk passando per la psichedelia: gli ingredienti ci sono tutti per fare sì che questo disco arrivi dritto al cuore.
L’autunno è arrivato”…ed è bellissimo.