Dopo il suo gradevolissimo esordio full-length “Going To Hell”, uscito all’inizio dello scorso anno, a fine settembre Lande Hekt è tornata con un nuovo lavoro, “House Without A View”, pubblicato ancora una volta dalla indie-label statunitense Get Better Records.

In questo secondo LP la musicista di stanza a Bristol e frontwoman dei Muncie Girls esplora temi più personali e rallenta il ritmo e, pur non nascondendo la sua matrice punk, cerca di spostarsi su territori più pop.

“Half With You” apre il disco con arpeggi gentili a supportare la sua voce, ma man mano cresce con belle melodie e un drumming che rende più vivace l’atmosfera, che ha un non so che di dreamy.

Il singolo “Gay Space Cadets”, seppur dall’atmosfera leggermente malinconica e dolorosa, è comunque frizzante ed è uno dei brani più veloci tra gli undici presenti sul disco: le sue chitarre sembrano sempre pronte a esplodere e a esaltare il pubblico ai concerti, rimanendo splendidamente pop.

La successiva “Always Hurt”, invece, è assai contemplativa e più cupa e ci regala inaspettati, ma graditi attimi di totale tranquillità  con quelle corde appena pizzicate e quella voce così soft che incanta.

Proseguendo “Ground Shaking” ha un’anima decisamente punk, ma il tono dei vocals di Lande è comunque riflessivo e tenero, mentre la conclusiva “First Girlfriend”, pur meditativa, scritta con la chitarra acustica, ci porta su morbidi terreni punk-folk.

Con un songwriting emotivo e sincero e una notevole ricchezza di gradevoli melodie Lande Hekt riesce a costruire un altro album solista di buon valore che, senza cambiare le sorti della storia della musica, sa comunque suscitare interesse, muovendosi attraverso numerose sfaccettature dell’indie-rock.