Ho sempre sostenuto, con gli amici, le donne, la famiglia e pure nelle discussioni virtuali, che in questo preciso momento storico, in Italia, l’unica censura ammissibile sia quella artistica.
Non me ne vogliano i colleghi di Rockit, ma la pubertà trascorsa con le cassette di Jovanotti, Ligabue, del Festivalbar e Hit Mania Dance è proprio una di quelle cose da dimenticare. E censurare. Esattamente quanto gli 883 che, oltre alla bellissima e struggente vicenda personale di Mauro Repetto, non hanno mai prodotto nulla di buono. E le masse di post-adolescenti e coetanei che considerano Pezzali un cantore generazionale sono sicuramente tra i frutti peggiori.
Attraverso questa compilation promossa per il ventennale dell’uscita di “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno” e liberamente scaricabile dal portale Rockit scopriamo che anche molti artisti italiani del circuito indie appartengono a quelle masse di cui sopra.
Così, per una dannatissima curiosità (e per la stima nutrita verso alcuni partecipanti), scarico “Con Due Deca – La prima compilation di cover degli 883”: salvo rare eccezioni è la conferma della debolezza intrinseca della produzione di Max Pezzali e compagnia.
Prendete Ghemon che interpreta sul prezioso beat di Fid Mella “Ti Porto Sfiga”: è bravissimo e s’impegna tanto, ma un qualsiasi suo testo autografo caga in testa al Pezzali autore.
Non mancano comunque brani interessanti: l’acida opening-track affidata ai veri colpevoli di questo revival I Cani, il cantautorato shoegaze di Maria Antonietta e Colapesce (che interpretano probabilmente il miglior testo del profeta pavese, “Weekend”, e il più famoso accumulo di banalità della musica italiana, “Gli Anni”), il delicato intimismo di Dimartino, gli episodi hip-hop con Ghemon e Macrobiotics (facile, Dargen fa sua “La Regola dell’Amico” su base di Clams Casino) e quelli elettronici affidati alla sensibilità sintetica di Amour Fou e Casa Del Mirto, l’appropriata versione punk-wave de “Il Grande Incubo” ad opera dei Soviet Soviet.
Considerando tutto ciò si può comunque ammettere che questa compilation non è, come tanti hanno detto, un’occasione sprecata; sarebbe stato meglio evitare in partenza di progettarla e lasciare gli 883 a un pubblico felicemente sprovvisto di capacità critiche, ma il risultato è già più che accettabile: come si dice a casa mia non si può cavar il sangue dalle rape.
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2. Carpacho – Nord Sud Ovest Est
3. Selton – Come Deve Andare
4. Colapesce – Gli Anni
5. Amour Fou – Come Mai (Pregando Per Un Synth)
6. Casa Del Mirto – Una Canzone d’Amore
7. Nicolò Carnesi – Rotta Per Casa Di Dio
8. Numero 6 – Hanno Ucciso l’Uomo Ragno
9. Ex Otago – Sei Un Mito
10. Macrobiotics – La Regola di D’Amico
11. Ghemon – TPS [prod. Fid Mella]
12. Amari – Non Ci Spezziamo
13. Egokid – La Regina Delle Celebrità
14. Il Triangolo – Nella Notte
15. Maria Antonietta – Weekend
16. Soviet Soviet – Il Grande Incubo
17. Girless & The Orphan – Senza Averti Qui
18. Lava Lava Love – Bella Vera
19. I Camillas – Aeroplano
20. News For Lulu – Cumuli
21. DiMartino – Nessun Rimpianto