Indietro tutta. Il futuro mette paura, non si vuole nominarlo, non si deve. Da un bel pezzo non si sente parlare di futuro e va bene. Ultimamente pure il presente non sembra troppo amato, non si vive nemmeno più alla giornata; si sopravvive rimpiangendo il passato. Pure quello che non si è vissuto, soprattutto quello.

Ecco spiegato in poche parole “You Are The Reason For My Troubles”. Se volete posso essere solo un filo più tecnico: rock’n’roll dei Sessanta, scelta “sorprendente” di utilizzare tecniche di registrazione analogiche (nell’armadio ho un quintale di dischi così), pubblicazione esclusivamente in vinile e riferimenti, sempre gli stessi, come Stones, Kinks e Dylan. Per carità  non si possono discutere le scelte stilistiche di un gruppo che, al quarto disco, ha raggiunto una certa maturità  e prodotto discrete cose. Liberissimi di fare come meglio si crede però la retorica del tornare alla origini per reinventarle risparmiatemela, vi prego. Allo stesso tempo si può discutere la resa finale di un album che sembra un revival di atmosfere anacronistiche, un mondo che non esiste più appiccicato all’oggi. In questo disco appaiono datati anche i titoli, i testi,  per cui più che di fronte all’ennesima declinazione della “retromania”, qui siamo di fronte ad una decalcomania. Bisogna però essere onesti fino in fondo e dire che il disco è ben suonato e piuttosto godibile se usato come sottofondo, senza stare a dargli troppo peso. Una sufficienza di quelle che a scuola (dato il periodo) salvavano l’anno ma che non regalavano alcuna gioia.

You Are The Reason For My Troubles
[  Outside Inside – 2012 ]
Similar Artist:  Black Lips, Kinks, Rolling Stones
Rating:
1. Behind the trees
2. You are the reason for my troubles
3. In the meanwhile
4. Rain is diggin’ my grave
5. Don’t talk to me
6. You don’t give a shit about me
7. Yesterday is dead and gone
8. Feet in the hole
9. Long and lonesome day
10. The ghost story
11. Her song