E’ un magico mondo ovattato e sognante quello in cui ci accompagnano i Coral Grief di Seattle.
Il dream-pop del terzetto è realmente morbido e carezzevole. Piuttosto che giocare con i contrasti e i riverberi accentuali, i Coral Grief ci accrezzano e ci cullano con una dolcezza realmente fuori dal comune, in un sogno ad occhi aperti che vorremmo non finisse mai. La voce di Lena è ammaliante e struggente allo stesso tempo, capace di farci da guida nel piccolo mondo che lei e i suoi compagni di avventura musicale hanno creato.
La sensazione che si potrebbe avere è proprio quella di fare una passeggiata in un modno incantato, quasi fiabesco, una piacevole sensazione narcolettica pervade i nostri sensi e ci fa stare bene, assolutamente in pace con noi stessi e con la realtà che ci circonda. Un disco realmente emozionale e che ci infonde serenità, ma, tranquilli, non crediate che i ritmi siano sempre dilatati e rilassati. Anzi, “Better” ci sorprende per il cambio di tempo centrale e per l’arrivo di una chitarra incalzante nel finale, mentre “Wow Signal” è davvero spettacolare, come se ci trovassimo in un disco degli Stereolab che si divertono insieme ai Dummy. Che canzone sublime, ricca di saliscendi ed emozioni.
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