Avevamo sentito parlare per la prima volta di Alberto Ghezzi quando ancora si nascondeva dietro una felpa col cappuccio, ombra e silhouette che affiancava lo stile di De André e la trap suscitando l’entusiasmo di Dori Ghezzi.
Omaggio o curioso esperimento che fosse sembrava essere destinato ad avere vita breve invece svelata l’identità e mantenuto il nome d’arte, Alberto / The Andre dopo “Themagogia” e l’ep “Evoluzione”pubblica dieci nuovi brani, tutti inediti.
Il cantautore bergamasco, alle prese con un passato che forse rischiava d’imprigionarlo, decide di ripartire da se stesso. Resta un personaggio particolare, sarcastico nella quotidianità descritta dalla title track e in “Bianconiglio” tra ritmi che mischiano elettronica e lo – fi.
L’elettro pop autoironico di “Le Cose Che Voglio”, la drum machine del singolo “Signora Mia” insieme a “Le Cose Che Non Posso Dire” mettono alla berlina luoghi comunissimi con gusto e sagacia. “Specchio Nero” conferma la vena sardonica di Alberto Ghezzi che in “Pesce” si circonda di fiati e ricordi diversi da quelli di “Sale” ma raccontati con lo stesso animato orgoglio.
Doveva dimostrare di non essere rimasto vittima del suo personaggio The Andre, ci riesce con un cantautorato moderno tra testi onirici e concreti, ritmi a volte aggressivi – “Piuttosto Che” ad esempio – e ballate come “Alla Fine” in un album suonato per andare definitivamente oltre l’hype.