Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
SIGUR ROS – “ÁTTA”
[BMG]
A pochi giorni di distanza dall’aver svelato il primo inedito in sette anni i Sigur Ros a sorpresa ci consegnano un nuovo disco il primo dal ritorno in formazione del polistrumentista Kjartan “Kjarri” Sveinsson. In “ÁTTA” troviamo anche la London Contemporary Orchestra diretta da Robert Ames e il collaboratore islandese Brassgat í bala. Mixa e co-produce insieme alla band Paul Corley.
THE QUEENS OF THE STONE AGE – “In Times New Roman”
[Matador]
L’ottavo disco in studio di Josh Homme e soci è presentato dalle note stampa come crudo, a tratti brutale e non è consigliato ai deboli di cuore. Eppure è forse l’album più bello e gratificante della loro epica discografia. I testi del leader sono più pungenti che mai e sono sostenuti dal suono inconfondibile dei QOTSA impreziosito da colpi di scena in ogni canzone.
DJANGO DJANGO – “Off Planet”
[Because Music]
Il quinto disco in studio della band londinese vede la partecipazione di Jack Peñate, Stealing Sheep e Toya Delazy e un comunicato stampa afferma: il disco decostruisce il dance pop degli anni ’90. Self Esteem (alias Rebecca Taylor, ex Slow Club) è apparsa in precedenza nella canzone dei Django Django “Surface to Air”, tratta dall’album “Marble Skies” che la band ha pubblicato nel 2018.
BEN HOWARD – “Is It?”
[Island Records]
Il quinto album in studio di Ben Howard, “Is It?” è un lavoro frammentato dal punto di vista sonoro e cattura l’artista alle
prese con la sua fase creativa nel mentre affronta momenti di cambiamento sismico. L’album è stato prodotto da Bullion.
MOTORPSYCHO – “Yay!”
[Stickman Records]
A sorpresa ecco un nuovo disco degli eroi prog-rock norvegesi. A differenza della natura epica di “Ancient Astronauts” e della trilogia “The Gullvåg” (“The Tower”, “The Crucible” e “The All Is One”), “Yay!” si è un album breve, ragionevolmente pop e intimo di canzoni principalmente basate sull’acustica.
BALMORHEA – “Pendant World”
[Deutsche Grammophon]
A due anni dall’uscita del loro settimo LP, “The Wind”, i Balmorhea approdano su Deutsche Grammophon per questo nuovo “Pedant World”. I componenti originali della band di Austin Rob Lowe e Michael A. Muller sono affiancati dal sassofonista jazz sperimentale Sam Gendel, dai collaboratori abituali, la violinista e cantante Aisha Burns e la violoncellista Clarice Jensen, e da un’illustre schiera di artisti ospiti, tra cui il compositore e percussionista Jason Treuting, le vocalist Steph Jenkins e Lisa Morgenstern, il clarinettista Jonathan Sielaff e Joseph Shabason al sassofono tenore e al flauto.
KING GIZZARD & THE LIZARD WIZARD – “PetroDragonic Apocalypse; or, Dawn of Eternal Night: An Annihilation of Planet Earth and the Beginning of Merciless Damnation”
[Virgin Music]
Poteva mancare all’appello l’ennesimo disco, questa volta doppio, dell’instancabile band australiana? Il ventiquattresimo album dei King Gizzard, è il punto in cui la luna diventa piena e i licantropi assumono nuovamente il controllo. È la seconda escursione del gruppo nel thrash – dopo “Infest The Rats’ Nest” del 2019 – anche se, come ci si potrebbe aspettare da un gruppo così implacabilmente creativo, “PetroDragonic Apocalypse” non è una semplice riproposizione delle glorie cruente di “Rats’ Nest”, ma piuttosto un passo evolutivo tutto suo.
KILLER MIKE – “Michael”
[Loma Vista]
La metà rapper dei Run The Jewels pubblica oggi il suo primo disco solista in oltre un decennio.
Volevo dare alla gente l’intero bambino di 9 anni che è sulla copertina. Sono io per davvero.
SON VOLT – “Day of the Doug”
[Thirty Tigers]
La band di Jay Farrar, nella quale in passato ha militato anche Jeff Tweedy dei Wilco, è vicina al trentesimo anniversario di attività e i festeggiamenti iniziano con il tributo all’amico e maestro Doug Sahm, musicista americano che ha influenzato le sonorità alternative country della band sin dai loro esordi. Doug Sahm ha dato uno scossone al movimento rock americano dei tardi sessanta e dei primi settanta con il suo inconfondibile stile tex-mex influenzato da soul, country e r&b.
YUSUF/CAT STEVENS – “King of a Land”
[BMG/Dark Horse Records]
L’artista britannico ha impiegato quasi un decennio per comporre e finalizzare le 12 tracce di questo diciassettesimo disco in studio.
HAND HABITS – “Sugar the Bruise”
[Fat Possum]
Un EP di 6 tracce che arriva a due di distanza dall’ultimo ottimo “Fun House”. Meg Duffy, che produce insieme a Luke Temple, prende ispirazione per questo lavoro dai corsi tenuti come docente alla School Of Song.
MESHELL NDEGEOCELLO – “The Omnichord Real Book”
[Blue Note]
Meshell Ndegeocello scrive questo nuovo disco da sola nella sua soffitta munita solo di un omnichord. In studio poi “The Omnichord Real Book” il lavoro prende definitivamente forma grazie ad una cerchia di talentuosi muscisti ed improvvisatori, tra cui Jeff Parker, Jason Moran e Joel Ross.
LORELLE MEETS THE OBSOLETE – “Datura”
[Sonic Cathredal]
Sesto album in studio per il duo messicano psych-rock. Registrato nel loro home studio a Ensenada, Baja California, “Datura” è stato mixato in Canada da Jace Lasek dei Besnard Lakes e masterizzato in Australia da Mikey Young degli Eddy Current Suppression Ring e Total Control.
BEN CHASNY & RICK TOMLINSON – “WAVES”
[autoprodotto]
Ben Chasny (Six Organs of Admittance) incrocia i plettri con Rick Tomlinson (Voice of Seven Woods) in un album meravigliosamente fluido di sei ipnotiche composizioni per chitarra che mettono in mostra i talenti di ogni musicista mentre si incastrano perfettamente insieme.
AZAMIAH – “In Phases“
[Rebecca]
Il gruppo jazz di Glasgow guidato dalla cantante India Blue e composto da un cast stellare di musicisti fa oggi il suo debutto con questo “In Phases” un disco marchiato dal suono desertico-blues e temperato da ocarina e sax.
BONNY DOOM – “Let There Be Music”
[Anti-]
Il trio di Detroit alla prova del terzo disco. Questo “Let There Be Music” è stato ispirato dalle tante date live vissute come backing band di Waxhatchee.
CATERINA BARBIERI – “Myuthafoo”
[light-years]
Caterina Barbieri pubblica “Myuthafoo” disco considerato ‘fratello’ dell’acclamato “Ectatic Computation” uscito nel 2019.