Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità un universo musicale sommerso. Vi racconteremo una band o un artista “nascosto” che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)…
Questa volta siamo a Valdivia, regione Los Ríos, nella parte centro-meridionale del Cile. Vanessa Cea, Cristóbal Ortiz e Lucas Martinic sono tre amici con una grande passione per lo shoegaze che nel marzo del 2012 decidono di mettere su un gruppo. L’anno successivo i tre, che nel frattempo hanno deciso di chiamarsi Trementina (nome cool come pochi), pubblicano per la giapponese Vinyl Junkie Recordings il loro primo EP, “Brillant noise”, un concentrato lo-fi allucinante di chitarre distorte condotte all’assalto delle orecchie dell’ascoltatore dalla voce trasognante della Cea: puro shoegaze! Spicca in particolare il brano d’apertura “Makes me think”.
L’assenza di un batterista – Vanessa e Cristóbal sono chitarristi, Lucas bassista – è ovviata da una drum machine ma dopo l’esordio la band assolda all’uopo il fidato Simón Roa. Di lì a breve i quattro decidono di trasferirsi nella capitale – Santiago è il cuore pulsante dell’industria musicale cilena – dove vivono nella stessa casa e passano le giornate a comporre, provare e suonare. Quindi partono per un tour nel paese del Sol Levante dove sin da subito hanno goduto di un ottimo seguito. Qualcosa inizia a muoversi anche nel Vecchio Continente: la label gallese Ear To Ear Records, specializzata nel noise pop, inserisce il loro pezzo “Hazy youth” in una loro compilation.
Nel 2015 i valdivianos danno alle stampe per l’etichetta cilena Bym Records “Almost reach the sun”, sorta di rilettura delle canzoni del precedente “Brilant noise” con l’aggiunta della perla “Kisses in your eyes” e “I know you will” e l’esclusione di “Cloud”.
Pochi mesi dopo ecco “SPD” – sorta di compendio alla precedente uscita – EP in cui svetta la canzone “Fall into your bed”, deciso shoegaze composto da maelstrom chitarristici e una vigorosa parte ritmica.
Sempre nello stesso anno i Nostri hanno aperto in patria il concerto dei Black Angels e devono aver impressionato un bel po’ Alex Maas perché il bassista e cantante della band texana deciderà poi di inserirli nella line-up del prestigioso festival Levitation nel 2017. Dopodiché la prima impasse (più avanti avranno dei problemi coi visti per gli USA) per il gruppo: Simón Roa lascia piatti e tamburi e si trasferisce in Germania con la propria fidanzata; viene quindi arruolato Andrés Fischer, subito testato in una tournée in terra brasiliana. Nel 2016 i valdivianos sono stati ospiti del Liverpool International Festival Of Psychedelia assieme a gente come Super Furry Animals e The Horrors. Nel 2017 vengono notati da Sean Bohrman, boss della Burger Records (una label che aveva nel proprio catalogo artisti come Ryan Adams, Black Lips e Ty Segall) che li mette sotto contratto per un nuovo disco. I Trementina decidono di registrare in provincia di Valdivia nella casa di campagna della nonna di Cristóbal Ortiz dove passano cinque mesi; la band prima cerca e trova melodie e musiche, quindi Vanessa Cea improvvisa i testi. È così che nasce “810” (tale la distanza chilometrica fra il luogo di registrazione e Santiago) il terzo disco del gruppo. Il suono si affina e si ingentilisce virando verso un trasognante dream pop che però non snatura la cifra stilistica dei Trementina.
Dopodiché la band entra in iato per un lustro, ma nell’agosto del 2022 eccola ricomparire in grande spolvero con il singolo “I can show you wonders” – sorta di sintesi fra i primi lavori smaccatamente shoegaze e il dreampop dell’ultimo album – che vede il ritorno di Simón Roa alla batteria.
Abbiamo cercato di capire cosa fosse accaduto, lo abbiamo chiesto proprio a Vanessa, che ringraziamo:
Per diversi anni il gruppo è stato un progetto al quale ci siamo dedicati collettivamente in modo esclusivo e costante. Poi è arrivato un momento in cui è stato necessario un attimo di respiro per permetterci di sviluppare altri aspetti e interessi, oltre che per poter dare spazio a un nuovo sound e non ridondare a ciò a cui stavamo già lavorando. La pausa è stata piuttosto lunga, ci siamo dati il tempo per coltivare progetti personali e altri aspetti delle nostre carriere professionali. Alla fine del 2021 ci siamo incontrati per iniziare un nuovo lavoro il che richiede riconnessione e intesa. C’è l’intenzione di tornare a calcare i palchi purché il materiale creato ne valga la pena. Andiamo un passo alla volta.
Insomma: i Trementina sono ancora tra noi. Fiduciosi, diamo loro tutto il tempo necessario per soppesare le appropriate scelte artistiche. Nell’attesa godiamoci i loro vecchi dischi.
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