Molto carino questo album di debutto dei Private Lives, un giovane quartetto canadese di stanza a Montréal. Nulla di rivoluzionario, ma la formula vintage a base di garage rock e power pop proposta dalla cantante Jackie Blenkarn e dai suoi sodali (Chance Hutchison, Josh Herlihey e Frank Climenhage) funziona a meraviglia.

O meglio: funziona quanto basta da non farci rimpiangere i ventisette minuti trascorsi ad ascoltare dieci tracce un po’ banalotte ma comunque graziose perché, in fin dei conti, si percepisce in maniera chiara la voglia dei Private Lives di divertirsi e non prendersi troppo sul serio. Un punto in più per il desiderio di leggerezza che non guasta mai.

Mettiamola così: se state aspettando il ritorno in pista dei Be Your Own Pet, e volete ingannare l’attesa con qualcosa di poco impegnativo ma fresco e ricco di energia, date pure una possibilità a questa band. Vedremo se in futuro ci riserveranno qualcosa di più interessante.

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