Sembra che per i Class il mondo del rock si sia fermato al 1979. Non c’è veramente nulla di innovativo nelle dodici tracce di “If You’ve Got Nothing”, un album di pura energia ancestrale che renderà felici gli amanti delle sonorità vintage. In questo particolare caso, però, il “vecchiume” non rappresenta un difetto.

Credit: Rosie Clements

Perché il misterioso quartetto, pur non mostrando alcun interesse per la modernità, ha la faccia tosta e le idee che servono per conquistare ascoltatori di ogni epoca e fascia d’età. Per farsi piacere questo umile ma gustoso dischetto basta non avere pregiudizi o essere alla ricerca spasmodica di qualcosa di “nuovo”.

Nonostante le premesse, i Class non potrebbero mai trovare spazio in uno di quei gruppi Facebook dove i boomer e i riccardoni si scambiano brutti meme o frasi precostituite su quanto era bello il rock di una volta. Probabilmente la pensano più o meno alla stessa maniera, ma il loro approccio alle sonorità d’antan è vivace, curioso, scanzonato e leggero. Non originale ma creativo e variegato.

Nella musica proposta dalla band, infatti, coesistono tracce di garage rock, pub rock, punk delle origini e power pop giurassico: tutti generi in cui è la chitarra elettrica a farla da padrona. E le sei corde in “If You’ve Got Nothing” ruggiscono, mordono e graffiano, sempre e costantemente al centro di un discorso che scorre via tra riff corrosivi e assoli fulminanti.

Questa band non ha molte pretese. Le piace vivere rinchiusa in una bolla temporale che oscilla tra il 1975 e il 1980. Sigillata in una stanzetta tappezzata di poster dei Clash prima maniera, dei Dr. Feelgood, dei Nerves e dei Thin Lizzy. L’unico obiettivo dell’album è divertire l’ascoltatore con una manciata di canzoni piene di energia, ritornelli orecchiabili e hook di facile presa. L’ascolto perfetto per una festa ad alto tasso alcolico o un viaggio in macchina verso una vacanza dissoluta. Il sound grezzo e live – quasi da registrazione in presa diretta – rappresenta la forza di un disco che, senza alcun colpo di genio, sa farsi apprezzare per la sua semplicità e ingenuità.