La prima caramellina pop super zuccherosa del 2024 arriva dalla Francia, con il terzo album dei sempre piacevolissimi HOORSEES che si divertono un mondo a riportarci ai primi anni 2000, quando la determinante influenza di “Is This It” degli Strokes dettava legge.

Ne risulta così un disco molto vivace e brioso, con le chitarre, appunto, “alla Strokes” che vengono supportate da synth dalle trame sempre azzeccate, perfettamente in grado di rilanciare e potenziare i giri di chitarra. Le melodie non mancano affatto e i ritornelli sono fatti per entrare prontamente in circolo (“Presidential Holiday” non mi va più via dalla testa, giuro!).

Piace molto il fragore del ritornello di “Pretty Lights of Innovation” e il taglio super sbarazzino di “No Vacation”, ma ci esalta pure la solidità del brano di apertura, “Movie’s Architecture”, forse la canzone più bella dell’intero lavoro che trova la quadra perfetta con questi synth dal taglio anni ’80, mentre una batteria “alla Larry Mullen” prima maniera picchia solida, tra voci soavi e chitarre pimpantissime.

Nel complesso però è proprio il disco che regge dall’inizio alla fine, facendoci muovere, divertire e ballare (provate a restare fermi con “New Career”) fino alla conclusiva “Second Class”.

Belle cose dai nostri cugini francesi. Applausi.

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