Due album molto belli come “Slow Air” (2018) e “The Last Exit” (2021) hanno sicuramente consacrato gli Still Corners come una delle migliori formazioni dream-pop in giro negli ultimi anni e, anche la dimensione live ci ha dato più volte ulteriori conferme riguardo alla bontà di questo progetto.
Ora arriva questo sesto album, registrato tra il sud della Francia, l’East Sussex e Woodstock e pubblicato ancora una volta dalla Wrecking Light Records, la label di loro proprietà.
Non ci vuole molto a sognare perchè, per esempio, “The Dream” ci regala sin da subito bellissime atmosfere, grazie anche alla splendida voce di Tessa, riflessiva e allo stesso tempo capace di portarci in mondi ricchi di magia: oltre ai synth, al buon lavoro della chitarra da parte di Gregg (presente su tutto il disco), ci sono anche percussioni davvero gustose che aggiungono sensazioni romantiche e tropicali e sembrano riportarci negli anni ’80.
“Lose More Slowly” si muove agilmente su territori synth-pop, ma anche qui è apprezzabile il contributo di Hughes, che prima aggiunge un tocco jangly al brano con la sua sei corde e poi regala un notevole assolo, mentre la Murray ci incanta ancora una volta con quei suoi vocals così angelici e candidi.
La opening-track “Today Is The Day” contiene elementi cinematografici e sembra il perfetto collegamento con il loro lavoro precedente, pur rimanendo sempre fatata e deliziosa nei suoi toni, mentre “Crystal Blue”, dai ritmi bassi, tocca il cuore con quel suo tocco di romanticismo e dona momenti di indescrivibile bellezza grazie alla voce incantevole della musicista inglese.
Un altro album dalle atmosfere magiche che sa arrivare al cuore con quel suo calore e quella sua delicatezza: il viaggio degli Still Corners prosegue ancora una volta sui binari giusti.