Vengono da Rotterdam i Geo e dopo l’EP omonimo e due buoni singoli usciti nel 2021 hanno firmato per la punk label tedesca Erste Theke Tontraeger che ora pubblica l’esordio sulla lunga distanza del quartetto formato da K-J Braams, Gijs Deddens, Ype Zijlstra e Jorne Visser. No – wave, post – punk (ma non la parte noiosa) come scherzosamente ribadiscono sono influenze importanti nelle dieci tracce di “Out Of Body”.
Dinamici e scatenati fanno subito pensare allo stile spigoloso di The Fall e Gang of Four con un po’ della verve modernista dei primi Yard Act e buona personalità. “Sunglasses” ad esempio è tutta basata su chitarre nervose, minimalismo e effetti, più strutturate ma sempre trascinanti “So Many Ways” col suo ritornello roccioso e “You Are All Strange” con un bel giro di basso minaccioso.
Rumorosa e distorta “Caught A Cricket” che confina col dance – punk, l’urgenza di “Nectar” e “All My Love” crea quell’atmosfera tesa e allucinata che è una costante di “Out Of Body”. L’energia di “Big Fire” riprende il discorso ben impostato in “Caught A Cricket” e “You Are All Strange”, “Is Set Free” inserisce sprazzi di elettronica nel mix, “On The Horns” ha un arrangiamento che ricorda i Talking Heads, “Wu Obt Fas” chiude rumorosamente i giochi.
L’ondata di popolarità del post – punk non accenna a scemare dunque e l’Olanda non ne è immune, il rischio di esaurire le possibili combinazioni di stile e sound è sempre più alto ma i Geo riescono a evitare le mille trappole di un genere sempre più codificato e senza inventare nulla realizzano un solido primo album che potrebbe permettergli di avere uno spazio in una scena affollata e vitale.