Venerdì scorso, senza alcuna spiegazione, le trenta date del tour americano dei Black Keys sono sparite della pagine ufficiali della band e dai circuiti di ticketing di Ticketmaster.
Il duo, che ha da poco pubblicato il nuovo disco “Ohio Players” e portato a termine un tour in venue più piccole in Europa, sarebbe dovuto partire il 17 settembre da Tulsa, Oklahoma per una serie di concerti nei grandi palazzetti USA.
Dopo circa due giorni di congetture sono gli stessi Black Keys a fornire spiegazioni tramite un comunicato ufficiale:
La band vuole rassicurare tutti quanti che Dan e Pat stanno bene. Dopo la recente serie di concerti nel Regno Unito e in Europa, che hanno incluso tappe in luoghi iconici come la Brixton Academy e lo Zenith di Parigi, abbiamo deciso di apportare alcune modifiche alla parte nordamericana dell’International Players Tour. Ci permetteranno di offrire un’esperienza altrettanto emozionante e intima sia per i fan che per la band. Annunceremo a breve una nuova serie di date.
Insomma stando a quanto dichiarato l’annullamento sarebbe in realtà uno spostamento a venue più piccole e intime sulla falsa riga di quanto organizzato nel vecchio continente.
La spiegazione però pare non abbia convinto tutti anzi ha rafforzato le ipotesi che circolano in rete da giorni: i Black Keys sarebbe un gruppo in crisi e non più in grado di riempire i palazzetti.
Lo stesso ultimo “Ohio Players”, recensito positivamente su varie testate, è entrato e velocemente uscito dalla classifica degli album più venduti, attestandosi per una sola settimana al 26° posto, registrando un record assolutamente negativo se comparato ai precedenti “Brothers“, che nel 2010 aveva resistito ben 145 settimane in classifica, e “El Camino“, in top album per 100 settimane.
Come riportato da RollingStone, prima che le date venissero cancellate, un utente su X aveva postato lo screenshot della mappa della CFG Bank Arena di Baltimora presente sul sito di Ticketmaster che mostrava uno scenario desolante: gran parte dei biglietti risultavano invenduti.
An example of one show's availability before all dates were yanked off Ticketmaster yesterday. pic.twitter.com/9XWsvG5tES
— Scott Heisel (@scottheisel) May 25, 2024
Altra teoria che circola tra i forum è che i Black Keys sia un’altra band di media grandezza vittima dell’ingiustificato rialzo dei biglietti che costringe i fans a spendere 100 dollari anche solo per i posti peggiori e con visibilità limitata all’interno delle grande arene.
Insomma quelli che una volta erano prezzi ‘gonfiati’ applicati dai bagarini per concerti soldout da mesi sono diventati ora la normalità sui circuiti di ticketing anche per date per le quali la richiesta di biglietti non è particolarmente alta.