Un attesa lunga, lunghissima, interminabile, ma finalmente a inizio maggio i Les Savy Fav, via Frenchkiss Records, hanno terminato il loro silenzio che durava dal settembre 2010, quando uscì il loro ottimo quinto LP, “Root For Ruin“.
Ognuno dei cinque componenti della band originaria del Rhode Island, ma di stanza a NYC nel frattempo ha proseguito la propria carriera con diversi lavori – non tutti inerenti alla musica – ma la voglia di suonare insieme, seppure con i propri tempi e i propri modi non è mai venuta a mancare nel corso di questi anni, tanto è vero che li abbiamo visti proprio lo scorso agosto al TOdays di Torino.
E’ stato proprio un concerto, quello al Primavera Sound del 2022, che ha dato il la alla ripartenza e li ha portati finalmente a pubblicare questo “Oui, LSF”,
Il disco viene definito come un glorioso mix di tragedia e commedia – costellato di cenni all’eclettico gusto musicale della band – deliziosamente strano e assolutamente loro.
L’inizio è davvero travolgente con “Guzzle Blood” che si apre con rumorose sirene, perfette per introdurre un ritorno tanto atteso: la potenza e l’intensità punk dei Les Savy Fav non sembrano scalfite nemmeno un po’ dal tempo, come dimostrano, per esempio, le decise linee di basso di Syd Butler o la sei corde di Seth Jabour. Una partenza senza dubbio euforica e senza paura.
Il principale singolo “Legendary Tippers” è in continua crescita e i vocals di Tim Harrington sembrano funzionare bene sopra gli insistenti riff di chitarra, mentre la dose di esplosività continua ad aumentare, esaltando chiunque ascolti.
Mentre “Oi! Division” regala ulteriore energia, aggiungendo un pizzico di gradite melodie, “Nihilists” veleggia inaspettatamente su territori country-folk, riducendo il ritmo e regalando un piccolo momento riflessivo ai propri fan.
Le vivaci chitarre di “Void Moon”, invece, sperimentano con toni noise, ma allo stesso tempo il brano non dimentica una faccia più melodica e catchy.
Un album solido e divertente che ci mostra una band viva e in forma dopo quasi tre lustri: la speranza è di poterli vedere presto dal vivo per godere ancora una volta delle loro incredibili performance.