Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
CHILDISH GAMBINO – “Bando Stone and the New World”
[RCA]
hip-hop, alternative
Salutiamo il progetto più noto di Donald Glover che con questo “Bando Stone and the New World” realizza il quinto e finale lavoro in studio di Childish Gambino. L’album che vede la partecipazione di Amaarae, Chlöe, Flo Milli, Jorja Smith, Yeat, Fousheé e Khruangbin esce come soundtrack del film dallo stesso titolo. In una recente intervista con il New York Times, ha rivelato di essere stato ispirato da un’idea di lungometraggio che ebbe anni fa, su un musicista che registra il suo capolavoro su un’isola remota quando colpisce una calamità globale, riflettendo ulteriormente sull’idea di privo di uno scopo. Sento che tutti lo attraversano, non solo gli artisti, ha detto. Quella sensazione del tipo: ‘A cosa serve tutto questo?
BEACHWOOD SPARKS – “Across the River of Stars”
[Curation]
psychedelic
I Beachwood Sparks annunciano il loro ritorno: il nuovo disco “Across The River Of Stars” esce a distanza di 12 anni dall’ultimo “The Tarnished Gold” (2012). “Across the River of Stars” è prodotto da Chris Robinson dei Black Crowes e vede riunire i membri originali della ban, Chris Gunst (voce e chitarra), Brent Rademaker (basso) e Farmer Dave Scher (tastiere) ai quali si uniscono le new entry Ben Knight (chitarra), Jen Cohen Gunst (chitarra) e Andres Renteria (batteria).
LOS CAMPESINOS! – “All Hell”
[Heart Swells]
indie pop-rock
Come suona il settimo LP dei gallesi Los Campesinos!? E’ la stessa band a spiegarcelo in un comunicato stampa:
bere per divertimento e bere per infelicità // acne adulta // amicizia adulta // calcio // morte e morte // amore e sesso // capitalismo all’ultimo stadio // Orfeo // sognare di giorno // incubi notturni // il cuore come organo e come fardello // noia suburbana // Tears of the Kingdom // i punk nella playlist // incrementi di tempo // apocalisse climatica // la luna la luna la luna ///
DR.DOG – “DR.DOG”
[We Buy Gold Records]
alternative, indie
A distanza di oltre sei anni dall’uscita di “Critical Equation” ecco l’omonimo album dei Dr. Dog prodotto dal chitarrista Scott McMicken, e nato durante un periodo di cinque giorni in una baita della Pennsylvania, dove la band ha registrato dal vivo su nastro, senza prove e senza sovraincisioni. McMicken dice:
Per questo disco è stata posta l’enfasi sulla creazione di qualcosa di molto soul e dal vivo, il che significava iniziare con tutti noi che ci guardavamo negli occhi e ci connettevamo alla musica.L’idea era: “Siamo sciolti, non pensiamo troppo”. Più si riesce a lasciar andare la paura di essere imperfetti, più ci si apre a un’espressione più profonda.
ONEIDA – “Expensive Air”
[Joyful Noise Recordings]
alternative, psychedelic
A distanza di nemmeno due anni dal precedente gli Oneida tornano con un lavoro nato come una raccolta di canzoni rock melodiche e strettamente strutturate – molto in linea con le canzoni non-stop di “Success” del 2022 – ma lungo il percorso è cambiata. Bobby Matador ha abbozzato le strutture di queste canzoni dalla sua base di Boston, poi ha inviato i demo al contingente newyorkese degli Oneida: Kid Millions, Hanoi Jane, Shahin Motia e Barry London. Il nuovo album espande i risultati raggiunti dagli Oneida con “Success”, ma si spinge anche oltre, creando strutture di canzoni irresistibili e facendole esplodere in pezzi psichedelici.
THE RAVEONETTES – “The Raveonettes sings…”
[Cleopatra Records]
alternative rock
I Raveonettes alle prese con grandi classici di The Shangri-Las, The Cramps, Buddy Holly, Gram Parsons, The Shirelles, The Velvet Underground, The Everly Brothers e molto altro!
GLASS ANIMALS – “I Love You So F***ing Much”
[Universal]
alternative rock, pop
Glass Animals, band britannica multi-platino in tutto il mondo (e triplo platino in Italia), piazzano il seguito di “Dreamland” del 2020, acclamato dalla critica, che ha venduto oltre 12 milioni di copie in tutto il mondo e ha dato vita a “Heat Waves”, il brano da record che è diventato il più grande successo internazionale di una band britannica in quasi 30 anni. È stata la prima canzone a raggiungere il primo posto con un solo autore e produttore dai tempi di “Happy” di Pharell e ha portato i più grandi artisti del mondo del pop, tra cui Florence Welch, a voler lavorare con il frontman, autore e produttore dei Glass Animals, Dave Bayley.
SOFT PLAY – “Heavy Jelly”
[BMG]
rock, alternative, punk
Isaac Holman e Laurie Vincent data l’estrema unzione al progetto Slaves rinascono ora come Soft Play.
GUM / AMBROSE KENNY-SMITH – “Ill Times”
[p(doom)]
psychedelic
Jay Watson, membro di Tame Impala e Pond e titolare del progetto GUM, si unisce a Ambrose Kennt-Smith dei King Gizzard per un lavoro di godibile psichedelia.
LAVA LA RUE – “Starface”
[Dirty Hit]
alternative
Il tanto atteso album di debutto di Lava La Rue è un’avventura epica ispirata alla fantascienza. Esplorando varie influenze di genere dal funk, alla dance, all’alt rock, e presentando collaborazioni di Cuco, Audrey Nuna, tendai e altri, Lava La Rue ha segnato il loro arrivo, con gli occhi puntati sul dominio del mondo.
THE JOY HOTEL – “Ceremony”
[SO Recordings]
alternative rock
Tra schitarrate psych-rock, deliziose melodie nostalgicamente pop il debut album della band proveniente dalla scena di Glasgow.
W O L F C L U B – “Canyons”
[NewRetroWave]
synth-pop
Pronti per un nuovo giro nel synth-pop anni ’80? Gli specialisti Wolfclub tornano in pista ed è ancora un tripudio di synth con quel pizzico di dream-pop, le chitarre, i sax e le voci femminili che fanno tanto anni ’80. Con loro non ci si sbaglia mai.
DEEP PURPLE – “=1”
[Earmusic]
hard-rock
Oggi una delle più grandi e influenti rock band di tutti i tempi, i Deep Purple, pubblica il nuovo album in studio “=1″. L’album è stato preceduto dai tre singoli “Portable Door”, “Pictures of You” e “Lazy Sod”. Questo è il primo album della band con l’eccezionale chitarrista Simon McBride, che si è inserito perfettamente quando il membro di lunga data Steve Morse ha lasciato per motivi personali. “=1” rappresenta l’essenza e l’attitudine della loro reincarnazione anni ’70, forse più di qualsiasi altro album recente. Con il leggendario Bob Ezrin ancora una volta alla produzione, il disco evoca il suono classico della band pioniera, senza fare affidamento sulla nostalgia.
ORCAS – “How to Color a Thousand Mistakes”
[Morr Music]
ambient / dream-pop
Dopo una pausa di dieci anni, i polistrumentisti Rafael Anton Irisarri e Benoît Pioulard tornano con “How to Color a Thousand Mistakes”, il loro terzo LP insieme come Orcas. Partendo dal minimalismo elettronico di “Orcas” (2012) e dalla foschia ispirata a Twin Peaks di “Yearling” (2014), il duo ha ampliato il proprio suono e la propria visione in un ensemble a tutto spettro. Nel periodo trascorso dalla loro ultima collaborazione importante, Irisarri e Pioulard hanno fatto molto da soli, attraversando anche cambiamenti di vita significativi: il trasferimento da Seattle a New York, la separazione e il divorzio, la malattia, i ricoveri in ospedale e la perdita di fratelli, genitori e amici. Tuttavia, da queste tribolazioni hanno tratto ispirazione per ricostruire le loro vite, creando musica con nuovi collaboratori e partner. Registrato in diversi studi e città, tra cui Brooklyn, Cambridge, Oxford, Seattle e lo stato di New York, l’album che ne è scaturito, sotto la guida del produttore britannico James Brown (Arctic Monkeys, Kevin Shields, Nine Inch Nails), è ispirato in egual misura all’impressionismo, alla new wave britannica e al dream pop.