“CL.1”, l’album di debutto dei misteriosi Clone, è un’opera che rispecchia appieno l’anima della band di Brooklyn: potente e raffinata. Al suo interno troverete un sound oscuro, suggestivo e carico di emozioni, frutto di un processo di scrittura condiviso e armonico che coinvolge tutti i quattro membri del gruppo. Questa dinamica collettiva si percepisce chiaramente in ogni singolo minuto del disco, donando alle tracce un’energia particolare e una profondità rara.

Credit: Bandcamp

Non fatevi ingannare dal nome: i Clone non sono affatto una copia. Pur non essendo rivoluzionari, riescono a distinguersi dalla massa con una certa originalità, unendo sapientemente elementi post-punk, shoegaze e post-hardcore. Il risultato è un album di rock “ibrido” che, pur non sconvolgendo i canoni dei generi in questione, affascina per la sua capacità di amalgamare influenze ed ere diverse in modo naturale e avvincente.

Le canzoni di “CL.1” oscillano tra momenti di energica intensità e atmosfere crepuscolari, in un’esperienza d’ascolto avvolgente che parte dalla fine degli anni ‘70 per arrivare ai giorni nostri. La band statunitense dimostra una padronanza tecnica e una sensibilità artistica che lasciano intravedere un futuro a dir poco promettente. Insomma, i Clone, con questo loro debutto, hanno messo in chiaro di poter offrire un piccolo ma prezioso contributo alla sempre fervida scena post-punk americana.