Pharmakon (Margaret Chardiet) ha annunciato il suo nuovo album, primo in cinque anni, “Maggot Mass“, in uscita il 4 ottobre via Sacred Bones.

Dal punto di vista lirico, in passato non mi permettevo di fare rime, di usare le strutture tradizionali della poesia e di evitare a tutti i costi i pronomi. Questa volta ho incorporato tutto e ho scritto con una voce più familiare e diretta all’ascoltatore. Volevo anche esplorare nuovi modi di usare la voce, oltre a parlare o urlare, e ho sperimentato nuove vocalizzazioni, bilanciando lo sforzo con la melodia e la cadenza.

Dal punto di vista compositivo, non mi sono mai permessa di usare le strutture tradizionali delle canzoni, e questa volta mi sono permessa di dilettarmi con la “musica” invece che con il semplice “rumore”.

Il primo assaggio è costituito dai quasi nove minuti di “Wither and Warp”.

Il testo di questa canzone è iniziato con un sogno euforico e vividamente allucinatorio. In esso, “io” non esistevo, semplicemente ero. Senza memoria, identità o ego. Sospesa al di fuori del tempo. Oblio. Senza un vero pensiero, solo sensazioni tanto confortanti quanto sconosciute: percepivo i dolori pungenti della crescita di una radice che si estendeva e il formicolio dei minerali che la attraversavano. Sentii un chiacchiericcio di informazioni che mi attraversava, tutte comunicazioni chimiche. Una vaga consapevolezza si raccolse lentamente, di essere il muschio che attutisce una pietra. Ero rapita dalla bellezza dell’esistenza come fossi una pianta, che prende solo il sole, l’aria e l’acqua per ricambiare moltitudini di persone.

Il 26 ottobre Pharmakon sarà al Improved Sequence II Festival di Bologna.