Troppo facile invaghirsi della più bella della scuola, di colei che vive per i consensi e per essere una reginetta di bellezza. Facile e scontato restare intrappolati in una seppur rimarchevole scontatezza estetica. E’ preferibile scegliere la strada diversa, più nascosta. La ricerca del particolare e la lenta scoperta di qualcuna che alla fine rivela più personalità di quanto l’aspetto, carino ma non così sfacciato e disinvolto, faccia intendere. Una certa reticenza ad assecondare le opioni di massa me la porto ancora dietro nel momento di scegliere un disco; non per snobismo, perchè alla fine dei conti ascolto un po’ di tutto, ma per attitudine. Ho degli amori musicali quasi solo miei: Page France, Billie The Vision and The Dancers e Bell X1, per citarne alcuni.
Cosa ci sia di speciale nella musica di questi ultimi, irlandesi molto famosi in patria e abbastanza ignorati nel resto del mondo, non so spiegarlo nemmeno io. Sono scelte istintive, empatie che si creano quando si impatta in una canzone o in un disco. Il loro pop educato e in bilico fra intimismo acustico ed episodi più radio friendly me li ha fatti sempre sembrare una sorta di Codplay con i piedi per terra e ancora sinceri, o anche dei Frightened Rabbit meno pomposi e melò. Una questione di equilibri che mi ha portato ad ascoltarli incessantemente in alcuni momenti importanti della mia vita, almeno negli ultimi anni. “Chop Chop” non fa eccezione, anzi, spoglia di qualche strato superficiale la produzione del recente “The Bloodless Cup” e ci consegna una manciata di canzoni emozionanti, semplici e mai banali. Merito in produzione del lavoro di Thomas Bartlett, in arte Doveman, musicista che ha lavorato, tra gli altri, in tour con National, Antony e Glen Hansard.
Il disco convince in ogni passaggio, anche quando strizza troppo l’occhio ai Coldplay (Diorama) . Per il resto regala pennellate di piccola letteratura pop velata di zucchero (“Starlings Over Brighton Pier”, “Careful What You Wish For”, “The End Is Nigh”) alternate ad episodi più trasversali (I Will Follow You) che sembrano uscire dalla penna degli ultimi Gomez. Alla fine del giro la reginetta di bellezza sarà messa alla porta ancora una volta; a noi piace la lenta scoperta di qualcosa solo in apparenza meno brillante, che solo il tempo e la voglia di scoprire riveleranno in tutta la sua grazia.
2. A Thousand Little Downers
3. Careful What You Wish For
4. Diorama
5. I Will Follow You
6. Drive-By Summer
7. Motorcade
8. Feint Praises
9. The End Is Nigh