Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

BRIGHT EYES – “Five Dice, All Threes”
[Dead Oceans]
songwriting, folk-rock

I Bright Eyes sono uno dei pilastri della scena indipendente americana e internazionale, tra le principali formazioni indie-rock degli ultimi 20 anni grazie ad uno stile unico e ben riconoscibile. “Bells and Whislte” è il secondo album della formazione di Omaha, Nebraska, per Dead Oceans, seguito di “Down in the Weeds, Where the World Once Was”, uscito nel 2020 a 10 anni dal loro ultimo album. Al nuovo album della band di Conor Oberst hanno partecipato Cat Power, Matt Berninger dei The National e molti altri.

JAMIE XX – “In Waves”
[Young]
elettronica

Attraverso 12 brani, Jamie xx ricrea i crescendo emotivi e l’eccitante volatilità di una serata, e presenta ulteriori collaborazioni con Robyn, The Avalanches, Honey Dijon, Kelsey Lu, John Glacier e Panda Bear, Oona Doherty e i suoi compagni nel progetto The xx, Romy e Oliver Sim. Creato nell’arco di quattro anni, inaugurato dal suo amatissimo “Essential Mix” del 2020 e costellato di periodi di auto-riflessione, di una pandemia globale, di luci stroboscopiche, della produzione dell’album di debutto da solista di Oliver Sims e di un nuovo amore per il surf, “In Waves” è un album che si appresta a eclissare le vette del suo predecessore.

THURSTONE MOORE – “Flow Critical Lucidity”
[Daydream Library Series]
rock

Alcune delle canzoni del nono disco solista di Moore sono state scritte e arrangiate in Europa e nel Regno Unito, con riferimenti lirici ai loro ambienti ispirati alla natura, al sogno lucido, alla danza moderna e a Isadora Duncan. L’album è stato arrangiato a La Becque in Svizzera e registrato ai Total Refreshment Studios di Londra nel 2022, e mixato agli Hermitage Studios di Londra con Margo Broom nel 2023.

THE VOIDZ – “Like All Before You”
[Cult]
rock

I The Voidz di Julian Casablancas non pubblicano un nuovo album da sei anni, ma ora finalmente ecco il nuovo “Like All Before You”. Il disco contiene i precedenti singoli già presentati, ovvero “Prophecy of the Dragon” e “All the Same” e ci sarà anche “Overture”, brano che fa da colonna sonora al trailer ufficiale dell’album.

JOAN AS POLICE WOMAN – “Lemons, Limes and Orchids”
[Play It Again Sam]
songwriting, pop

“Lemons, Limes & Orchids” è un disco che parla di amore e perdita. Un tributo alla resistenza, con un’attenzione particolare a fare i conti con il collasso e il disorientamento collettivo. Parla di come l’amore ci lasci senza fiato per la gioia e per il dolore. Il nuovo album vede Joan avventurarsi più a fondo nelle sonorità jazz con ulteriori influenze associate alla musica elettronica e ambient.

THE WAEVE – “City Lights”
[Transgressive]
indie-rock, pop-rock

A un anno di distanza dall’acclamato album di debutto omonimo secondo disco per il chitarrista dei Blur e della cantante dei Pipettes.

SAMMY RAE & THE FRIENDS – “Something For Everybody”
[Nettwerk]
rock-funk

Guidati dalla carismatica Sammy, Sammy Rae & The Friends debuttano sulla lunga distanza con il disco ‘Something For Everybody’, un mix irresistibile di rock, funk, soul e jazz. Attivo dal 2018, il collettivo ha pubblicato alcuni singoli ed ep, a cui hanno fatto seguito lunghi tour da Londra a Los Angeles con spettacoli spesso esauriti in location da 5mila posti! Per quanto Sammy Rae & The Friends possa essere una band, questo collettivo di sognatori ed artisti sono innanzitutto una famiglia dalla chimica palpabile e dall’abile virtuosismo. Il loro sound è un mix delle influenze di Sammy, radicate nel rock classico, nel folk e nel funk e cosparse di soul e jazz.

SUNSET RUBDOWN – “Always Happy to Explode”
[Pronounced Kroog]
indie-rock

Dopo 15 anni di assenza dalle scene i Sunset Rubdown, avventura nata nei primi anni ’00 come progetto solista di Spencer Krug all’epoca in libera uscita dai Wolf Parade, tornano con nuovo materiale. “Always Happy To Explode”, titolo del nuovo disco che segue “Dragonslayer” pubblicato nel 2009 (sulle nostre pagine la recensione del precedente “Shut Up I Am Dreaming” del 2006), uscirà il 20 settembre sulla label di Krug la Pronounced Kroog.

IST IST – “Light A Bigger Fire”
[Kind Violence]
post-punk

La band parla così del disco: “Il suono è molto più luminoso e leggero di molti altri nostri lavori. Siamo soddisfatti degli elementi più shoegaze, come gli assoli di chitarra ispirati ai My Bloody Valentine, che sono stati molto divertenti da registrare“.

BOB DYLAN & THE BAND – “The 1974 Live Recordings”
[Columbia/Legacy]
songwriting

In occasione del 50° anniversario di questo storico tour sarà pubblicato “Bob Dylan – The 1974 Live Records” mastodontico boxset che contiene 431 tracce suddivise su 27 cd. Questa pubblicazione include 417 brani mai pubblicati prima e 133 registrazioni nuovamente mixata dai tape originali.

KATY J PEARSON – “Someday, Now”
[Heavenly]
pop

Registrato presso i Rockfield Studios in Galles da una all-star band composta dai compagni di etichetta Davey Newington (Boy Azooga), Huw Evans (H Hawkline) e Joel Burton, “Someday, Now” vede il suono caratteristico della Pearson, passato sulla scrivania del produttore elettronico Nathan Jenkins, in arte Bullion (Carly Rae Jepsen, Ben Howard, Nilüfer Yanya, Avalon Emerson). I dieci brani di “Someday, Now” sono indubbiamente il suo album più sicuro e onesto, e risplendono di una brillante lucidità che mette in luce la naturale abilità di Katy nel creare un hook.

HONEYGLAZE – “Real Deal”
[Fat Possum]
alternative-rock

Questo secondo album sembra il loro momento di maturità. Il gruppo ha preso le basi gettate sul debutto e le ha concentrate in un disco mastodontico pieno di riff fragorosi, performance vocali devastanti e breakdown sfumati, risultando in un disco maturo e complesso che affronta le relazioni negative, la banalità della vita adulta e l’identità. Il trio britannico ha registrato il suo nuovo disco insieme al noto produttore Claudius Mittendorfer (Parquet Courts, Interpol).

FIDLAR – “Surviving The Dream”
[Midnight Rhythms]
punk-rock

Dopo oltre cinque anni e mezzo dal loro terzo LP, “Almost Free“, i Fidlar tornano con un nuovo LP, “Surviving The Dream“. Il frontman Zac Carper commenta:

Questo disco è un raddoppio di ciò che si ama. Per noi si tratta di fare concerti e di fare musica. Tornando dopo qualche anno di assenza la nostra intenzione era quella di autoprodurre un album di cui noi 3 siamo entusiasti. Siamo molto molto entusiasti di questo album e di ciò che verrà. Queste canzoni sono pensate per essere ascoltate dal vivo con i compagni FIDIOTS che si scatenano.

MANU CHAO – “Viva Tu”
[Radio Bemba]
world

A distanza di 17 anni dall’ultimo album, Manu Chao pubblica un lavoro che si ispira ai viaggi dell’artista e alle vite quotidiane delle persone e contiene sia canzoni in spagnolo, francese, portoghese e inglese, sia collaborazioni con artisti come Willie Nelson e la cantante francese Laeti.

BRANT BJORK TRIO – “Once Upon A Time in the Desert”
[Duna Records]
rock

La nuova uscita intitolata “Once upon a time in the desert” è il risultato di una lunga amicizia collaborativa tra Bjork, Lalli e Güt. Il power trio ha registrato le tracce negli studi Donner & Blitzen nella California meridionale con un altro collaboratore di oltre 20 anni, Mathias Shneeberger.

GALAXIE 500 – “Uncollected Noise New York ’88-’90”
[20/20/20]
dream-pop

“Uncollected Noise New York ’88-’90″ è la prima pubblicazione di materiale passato dei Galaxie 500 in quasi 30 anni ed è la loro raccolta più completa di materiale d’archivio inedito e raro. Le 24 tracce ripercorre la loro carriera, dai primi momenti registrati in studio fino all’ultimo. Tutte le canzoni sono la versione integrale delle registrazioni in studio al Noise New York, con outtakes e brani non inclusi negli album della band. Include otto brani di studio mai ascoltati prima, tratti da tutte le sessioni della carriera dei Galaxie, in sequenza cronologica, insieme a materiale di studio già pubblicato, ma raro e da tempo fuori catalogo. “Uncollected Noise New York ’88-’90″ suona come una storia segreta della band che segue l’arco della sua crescita ed espansione creativa dall’inizio alla fine della sua carriera.

NUBYA GARCIA – “Odyssey”
[Concord Jazz]
jazz

A quattro anni dal sorprendente debutto “Source” la sassofinista londinese torna con un nuovo lavoro che mescola dub, r&b, beats e si avvale della partecipazione di Georgia Anne Muldrow e Esperanza Spalding.

HIPPO CAMPUS – “Flood”
[Psychic Hotline]
indie-rock


Le note stampa parlano di una band che ha imparato a crescere lasciandosi andare. Quando gli Hippo Campus hanno finalmente smesso di cercare di costruire il loro album migliore per forza, hanno toccato le vene della vulnerabilità e dell’urgenza, uscendo con 13 brani che fanno i conti con le loro vite. Un gruppo che deve forse ancora dimostrare di meritare, con il suo pop-rock, tutto il buon clamore che gira intorno alla band.

NEON TREES – “Sink Your Teeth”
[Round Hill]
indie-rock

Scritto nel corso di tre anni, il quinto album dei Neon Trees, “Sink Your Teeth”, secondo le note stampa, riflette uno stato d’animo percepito da molti in un’epoca digitale post-pandemica e cronicamente online, in cui l’inquietudine e l’ansia dell’amore e della vita moderna sono più potenti che mai. Come tutti i lavori dei Neon Trees, l’album rivela un equilibrio tra il buio e la luce.

UNTO OTHERS – “Never, Neverland”
[Century Media]
gothic-rock

Le note stampa dicono che il disco che deve tanto ai Cure quanto a influenze autoproclamate come i Sisters of Mercy e gli Iron Maiden. Gli ex Idle Hands ora sono una band sull’orlo di qualcosa di malvagiamente terribile e assolutamente senza tempo.

SEETHER – “The Surface Seems So Far”
[Fantasy]
post-grunge

Nono album per la band sudafricana. L’album si mantiene in linea con il marchio di post-grunge anthemico di sempre, con chitarre grezze ispirate ai Nirvana.

BLOSSOMS – “Gary”
[OSS SK]
indie-pop

Faranno il botto anche quetsa volta in UK con il loro indi-pop mai particolarmente esaltante, se dobbiamo essere sinceri?

MO DOTTI – “Opaque”
[Self Released]
shoegaze

Cercate un disco shoegaze che possa farvi davvero esaltare? Bene, eccolo qui. Gina Negrini cita tanto i MBV quanto i Dinosaur Jr. in un disco decisamente esaltante.

BEAR OF BOMBAY – “PsychoDreamElectroGaze”
[Shore Dive]
indie-rock

Nelle 9 canzoni dell’album l’ascoltatore viene trasportato nella dimensione dilatata e ipnotica di un flusso nel cui scorrere si succedono e si fondono progressivamente tra loro tappeti di synth/sequencer, beat di drum-machine, chitarre noise ed eteree, linee vocali in bilico tra pop e sperimentazione, dando origine a un sound dall’impronta new wave con una declinazione strutturale verso le forme dell’elettronica.

CASSIE RAMONE – “Sweetheart”
[CR-R Records]
indie-pop

Terzo album per Cassie Ramone che ricordiamo sempre con piacere nelle Vivian Girls e poi con Kevin Morby nel progetto The Babies.

KATE PIERSON – “Radio & Rainbows”
[Song Vest]
indie-pop

“Radios and Rainbows” è il primo album solista della Pierson, cantante dei B-52’s dopo “Guitars and Microphones” del 2015. “È un gruppo eclettico di canzoni“, ha detto dell’album, aggiungendo che contiene “inni, cose da ballare, una canzone da discoteca. In generale, l’album ha un’atmosfera ottimista perché volevo pubblicare qualcosa di positivo in questi tempi bui. Volevo renderlo divertente!“.

BEDROOMS – “Perfectly Still”
[Bedtime Records]
indie-pop

Gli irlandesi Bedrooms ci portano nel loro mondo dolce e trasognato, fatto di chitarre per lo più acustiche (ma non mancano le elettriche, tranquilli), toni bassi e pastorali avvolgenti. Una gran bella sorpresa.