C’erano una volta i dischi indie, si riconoscevano subito dal sound, dall’estetica, dal modo di presentare quel mix a volte irresistibile di chitarre e ritornelli, batteria e spirito intraprendente. Abitudine che si è inevitabilmente persa con gli anni ma c’è chi ancora ricorda con malcelata nostalgia quegli album come Adam Schubert, membro dei Bnny, nel suo progetto solista Ulna.

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Non manca di certo la personalità a Schubert, quella che gli permette di trovare la chiave giusta per far convivere canzoni dall’indole lo – fi come “Plastic Figurines” o “Ping Pong” con altre più strutturate come “Secrets” che ricorda il passato da cattivo ragazzo di Adam o la ben più melodica “In The Water”.

Buona l’energia di “Fake Names” e “Life Goes On”, brani diretti e senza fronzoli. Migliori però sono l’ipnotica “Pin On A String” con  le sue chitarre inconfondibilmente indie e  Squirrel Flower a impreziosire con armonie vocali eleganti e “Prairie Fire” in cui compare Alexa Viscius, moglie di Schubert e anche lei nei Bnny.

Voleva registrare e realizzare un disco che potesse piacere al se stesso adolescente il buon Adam ed è semplice immaginarlo mentre ascolta a ripetizione i Modest Mouse con abbondanti dosi di Built to Spill. “Gazebo” ripropone quelle sonorità in chiave moderna, senza rivoluzioni ma in modo genuino.