I Kit Sebastian, ovvero, il musicista francese Kit Martin e la cantante turca Merve Erdem, entrambi di stanza a Londra, si sono riaffacciati sul proscenio musicale con la loro terza opera in studio: “New Internationale”. Il nuovo disco del duo indie-pop miscela con gusto e personalità dieci brani che spaziano dal tropical al jazz, passando per l’euro-pop più scanzonato, senza perdere mai di vista quelle che sono le coordinate psichedeliche che accompagnano da sempre la proposta sonora di questo raffinatissimo tandem artistico.

Credit: Dan Medhurs

Ascoltando brani come “The Kiss” o la stessa “Metropolis”, infatti, non si può fare a meno di evidenziare la grazia atavica con cui Erdem e Martin riescono a trasportare, chi ascolta, in un diluvio di note dannatamente sfavillanti che sottolineano la grande creatività compositiva del duo in questione. “New Internationale”, in pratica, rappresenta un vero e proprio gioiellino lussuoso, in cui i Nostri si muovono tra fiati leggeri e tocchi di batteria piuttosto incisivi che conferiscono ai dieci pezzi presenti nella tracklist una lucentezza R&B oltremodo sinuosa.  

All’interno del nuovo album dei Kit Sebastian convivono il caos di Londra e il pop sfacciato della Istanbul anni Settanta, dando vita ad un connubio maledettamente efficace e dai risvolti piuttosto interessanti. Del resto, basta ascoltare tracce come “Ellerin Ellerimde” (glamour e psichedelica) o la sbrilluccicante “Faust” per rendersi conto di trovarsi al cospetto di un disco decisamente cool. Poco da dire. “Odyssey” e (soprattutto) la spledida title-track vanno a concludere in maniera portentosa un album destinato ad occupare –senza dubbio alcuno – le canoniche classifiche dedicate ai dischi che più hanno spiccato in quest’annata musicale.  

In definitiva, i Kit Sebastian hanno pubblicato un lavoro curato in maniera certosina e dalle stimmate dorate che denota un cosmopolitismo ancestrale davvero invidiabile. A volte, dal cilindro magico delle sette note, possono essere estratte delle perle completamente inaspettate.  

L’universo indie-pop ha dei nuovi eroi.