Feast of Music, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Lo scorso marzo, a distanza di appena due anni e mezzo dal precedente, “Forgiving It All“, Christopher Paul Stelling ha pubblicato il suo settimo LP, “Forgotten But Not Gone & Few And Far Between”: realizzato in autonomia grazie a un crowdfunding, il disco è un doppio e contiene ben venti canzoni inedite.

Come racconterà il musicista nativo della Florida durante il concerto, in questi ultimi anni le canzoni sono uscite con una certa facilità e sono arrivati ben tre nuovi album, partendo da “Best Of Luck“, realizzato poche settimane prima che la pandemia mondiale chiudesse tutto il mondo, passando da “Forgiving It All” fino al suo lavoro più recente: purtroppo lo statunitense non era praticamente riuscito a portarli in tour in Europa, ma ora è tornato nel vecchio continente e stasera suonerà all’Hobo’s di Rimini.

Il locale, situato a due passi dal lungomare della città romagnola, si definisce come una cocktaileria e si trova sul vivacissimo viale Regina Elena, sede di numerosi hotel, ristoranti e bar.

La situazione è davvero piacevole: la venue riminese, infatti, è aperta dai lati e dà la possibilità agli spettatori di vedere le performance anche stando in piedi sulla strada a fianco. Il pubblico è composto da persone di tutte le età e comprende anche qualche famiglia con bambini, qualche anziano e perfino un paio di cani.

Anche Stelling è assai contento di questa atmosfera e saprà coinvolgere più volte i presenti durante la serata: il piccolo palco dell’Hobo’s si trova su un lato del locale proprio di fronte ai tavoli dove i clienti mangiano o sorseggiano un cocktail, rendendo il tutto ancora più rilassante.

Sono passate da poco le dieci e venti, quando Christopher inizia a suonare aprendo con “Something In Return”, estratto proprio dal già citato “Best Of Luck”, il lavoro prodotto niente meno che da Ben Harper e uscito per Anti- Records. Dopo lunghi minuti di soli arpeggi, iniziano anche i vocals che ci portano nel suo morbido mondo folk ricco di passione che ci fa ricordare lo svedese The Tallest Man On Earth.

La successiva “WWYLLYD”, invece, è più veloce e intensa, ma allo stesso tempo intensa, sentimentale e dolorosa e ha un non so che di dylaniano, mentre Christopher puo’ mettere in luce le sue qualità con la sua sei corde acustica.

La passione non manca in “Die To Know”, intima e gentile, proprio come “Lucky Star”, altro estratto dal disco uscito a inizio 2020, dolce e malinconica e più profonda rispetto alla versione del disco.

Più avanti in “Brick X Brick”, troviamo una faccia più aggressiva e furiosa del country-folk di Stelling: quasi gridata, la canzone è ricca di energia e piena di passione, facendo uscire tutto il cuore del musicista nativo di Daytona Beach.

Non è da meno a livello di intesità emotiva anche la successiva “Revenge”, mentre “Too Far North” è un piccolo inno folk intimo e toccante che arriva diritto al cuore di tutti i numerosi presenti.

Una doppietta da “Labor Against Waste” (2015) chiude il concerto, prima con la gentile e toccante “Castle” e in seguito con “Warm Enemy”, in cui Christopher dimostra ancora una volta le sue qualità strumentali, esaltando nel finale il pubblico romagnolo, che lancia un handclapping a suo supporto.

Quasi un’ora e mezzo di emozioni folk, dove il songwriter nativo della Florida, attraverso canzoni prese da tutta la sua carriera, ha saputo portare la sua passione, la sua classe e soprattutto il suo cuore ai suoi fan riminesi: davvero una serata meravigliosa.