30 anni di “Viaggio Senza Vento” che ha rappresentato una svolta nella carriera dei Timoria, già con tre buoni album alle spalle (“Colori Che Esplodono”, “Ritmo e Dolore”, “Storie Per Vivere”) ma ancora alla ricerca del colpo da maestro. Disco d’oro a sorpresa per un concept che andava controcorrente, pubblicato in un periodo (il 1993) in cui nessuno voleva investire in progetti del genere.
Ventuno brani, settantatre minuti per seguire l’accidentato cammino del protagonista Joe e ad accompagnare Francesco Renga, Omar Pedrini, Carlo Alberto “Illorca” Pellegrini, Enrico Ghedi e Diego Galeri c’erano nomi importanti: Mauro Pagani al violino, Roberto Soggetti al flauto, Candelo Cabelas alle percussioni, Eugenio Finardi alla voce in “Verso Oriente”, oltre allo storico produttore Angelo Carrara.
Un rischio, una scommessa, un viaggio di formazione in musica, il rock sempre istintivo e graffiante dei Timoria diventava più profondo e complesso, aumentavano le influenze grunge, metal, folk, anni settanta per raccontare la rabbia, la ribellione di Joe e il suo voler essere diverso, la voglia di scappare, partire verso paradisi fisici e artificiali per scoprire se stessi, la tossicodipendenza, le cadute e gli sbagli in cui tanti si sono riconosciuti.
Il “Viaggio Senza Vento” dei Timoria era quello di una band che aveva deciso di spiccare il volo e guardare oltre il Belpaese, con l’idea che si dovesse e potesse anche in Italia e in italiano creare un disco che fosse allo stesso livello in testi e arrangiamenti dei tanti album rock internazionali usciti in quegli anni novanta ed è difficile trovare una rock band nostrana degli ultimi trent’anni che non abbia imparato qualcosa da queste canzoni.
Missione compiuta, scommessa vinta per un disco che è ormai diventato un classico tramandato da una generazione all’altra, rifugio per chi non si adatta e non si arrende. Il viaggio di Joe è ancora attuale e le domande che venivano poste allora sono vere anche oggi in un mondo diverso nella forma ma non poi così tanto nella sostanza, in quell’umanità piena di dubbi che i Timoria descrivevano con empatia e fierezza.
“Il guerriero è vivo ed è tornato
E sa dare un senso ai giorni inutili
Alla fine del tuo viaggio hai aperto la tua mente
Ora puoi tornare, ora è dentro te”
Timoria – Viaggio Senza Vento
Data di pubblicazione: 12 ottobre 1993
Registrato: giugno – luglio 1993, Avant Garde (Milano)
Tracce: 21
Lunghezza: 73: 02
Etichetta: Polydor
Produttori: Angelo Carrara
- Senza vento
- Joe
- Sangue impazzito
- Lasciami in down
- Il guardiano di cani
- La cura giusta
- La fuga
- Verso oriente (con Eugenio Finardi)
- Lombardia
- Campo dei fiori jazz band
- Freedom
- Il mercante dei sogni
- La città del sole
- La città della guerra
- Piove
- Il sogno
- Come serpenti in amore
- Frankenstein
- La città di Eva
- Freiheit
- Il guerriero