Una dose abbondante di rock springsteeniano, un po’ di folk dal retrogusto country e una leggera spolverata di punk per infondere un pizzico di energia in più. Questa è la ricetta di Chuck Ragan, cantante e chitarrista degli Hot Water Music, autore di un album solista che trasuda America da ogni singola nota. Le dieci tracce che compongono questo disco dalla gestazione straordinariamente lunga, partita addirittura nel 2016, seguono alla lettera gli stilemi tradizionali del bianchissimo e classicissimo rock a stelle e strisce, regalando all’ascoltatore una piacevole mezz’oretta e nulla più.

Il sound di Chuck Ragan è un concentrato di “americanità” blando e generico, totalmente incapace di regalare vere emozioni. Un potpourri di rock, folk e country che, nonostante la grinta e l’indubbio talento dell’autore, trasmette ben poco perché composto in modo tale da non uscire mai fuori dai binari, mantenendosi sempre e costantemente legato a soluzioni stra-abusate e strutture trite e ritrite.

Noioso e per nulla originale, “Love And Lore” è un album che infastidisce più nella forma che nella sostanza. Questo perché, in fin dei conti, le canzoni scorrono via in maniera gradevole e si lasciano pure ascoltare. Solo una volta, però: dopo averlo fatto girare a più riprese su Spotify, infatti, sono stato assalito da un tedio insopportabile e dall’irrefrenabile desiderio di mandare al confino tutti i songwriter americani dotati di lunghe barbe e camicie di flanella.

Particolarmente apprezzabili “Wild In Our Ways” e “Hanging On”, nelle quali si avverte in maniera decisamente forte l’influenza di Bruce Springsteen. Ma di boss ce n’è uno solo e Chuck Ragan, nonostante i timidi tentativi, per ora deve accontentarsi di restare sulla scia, lontano anni e anni luce dal maestro. Produrre musica dallo stile 100% “americano”, di norma poco compreso da noi snob del vecchio continente, è un compito improbo: il rischio è sempre quello di scadere nel già sentito. Ragan non si salva ma, se non altro, non si è reso protagonista di un disastro. E già questo è un mezzo miracolo.