“Night Palace” è il seguito ideale di “The Glow pt.2″. Si tratta di un disco complesso e pieno di sfumature.

Credit: Indigo Free

Sperimenta nuove strutture musicali e arrangiamenti, senza perdere l’essenza malinconica che ha contraddistinto il progetto fin dall’inizio. Si può godere di sonorità eteree e minimaliste come di texture stratificate, che conferiscono profondità e ricchezza. La produzione bilancia perfettamente gli elementi acustici e elettronici senza mai sopraffare la voce penetrante di Elverum. Si sentono echi di Sparklehorse, Grandaddy, Palace Music. Che detto così sembra tanta roba…e in effetti lo è. Non manca nulla. Poesia a bassa fedeltà, bozzetti naif, lacrime di country e scorie folk.

Senza commentare tutti e ventisei i pezzi, mi soffermerei sulla title-track e “Huge Fire” che sono tra i pezzi migliori dell’album. “Co-Owner Trees” è un affascinante incrocio tra Neil Young e Velvet Underground, con tanto di coda noise. La dissonante, plumbea e ossuta “Gleam pt.3″ merita sicuramente una menzione a parte. Chiude il disco “I Need New Eyes”, dolce epitaffio tra feedback, post-rock e malinconia.

Sarebbe un album a cui dare volentieri un 8 rotondo se non fosse per un paio di pezzi evitabili, tra cui i 12 minuti di “Demolition”. Ad ogni modo, “Night Palace” consolida Mount Eerie come uno degli artisti più profondi e innovativi nei panorami indie e folk dei nostri giorni. Mi piace pensare che se qualche entità aliena sbarcasse sulla Terra e ascoltasse questo disco, penserebbe che non siamo poi così da buttare.