Da Venezia con furore, ma anche con una sfacciataggine melodica che ci lascia senza fiato. Che bello il nuovo singolo dei Glazyhaze che ha solo un difetto: dura troppo poco. Micidiale anteprima di un disco atteso per il 2025.

Parte lanciatissimo, con chitarre “ad aeroplano”, come se Bernard Butler si fosse innamorato dello shoegaze, per poi trovare una vibrazione ipermelodica che ci manda letteralmente in paradiso. E sono questi cambiamenti di suoni e di umore che ci spiazzano, ci colpiscono e ci inebriano. Chitarre e ritmiche che cambiano, l’impatto forte ma anche il lato accogliente, i graffi e le carezze.

Una meraviglia.

La canzone è bellissima. Da ascoltare in loop.

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Glazyhaze: Bandcamp