Credit: Matteo Serri – Corrado.nucciniCC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Nostalgia, commozione, consapevolezza del percorso fatto dominano il messaggio con cui i Giardini Di Mirò annunciano lo stop a tempo indeterminato delle operazioni dopo sei album, colonne sonore e sonorizzazioni di film. Un impegno costante il loro, concerto dopo concerto all’insegna della musica suonata e vissuta, apprezzata e visibile anche all’estero. Un piccolo ricordo in dieci brani tra origini post rock e evoluzioni successive.

Bonus Track – Angeline
1998, da “GDM?”

I primissimi Giardini Di Mirò con uno dei primi brani scritti dall’intero gruppo, la molto amata “Angeline” post – rock di eccelsa fattura all’insegna della distorsione, dell’improvvisazione, ma già s’intravede l’indole più melodica della band di Cavriago che con “GDM?” iniziava a farsi strada verso importanti risultati.

10 – Fieldnotes
2018, da “Different Times”

E’ fatta anche di pregevoli collaborazioni la storia dei Giardini Di Mirò, come quelle raccolte nell’ultimo album “Different Times” che insieme a Any Other, Robin Proper-Sheppard, Glen Johnson /  Piano Magic vedeva Daniel O’Sullivan alla voce nell’ipnotica e delicata ballata “Fieldnotes” che chiudeva il disco prodotto come i primi due da Giacomo Fiorenza.

9 – Rapsodia Satanica XIII
2014, da “Rapsodia Satanica”

Solido il rapporto tra i Giardini Di Mirò e il mondo del cinema che hanno iniziato a frequentare nel 2006 con la colonna sonora di “Sangue – La Morte Non Esiste” di Libero De Rienzo. “Rapsodia Satanica” testimonia l’accurato lavoro di sonorizzazione dell’omonimo film muto di Nino Oxilia, accompagnato da movimenti musicali intensi ed evocativi.

8 – Rome
2012, da “Good Luck”

Altro album significativo “Good Luck” prodotto da Francesco Donadello, Andrea Sologni e dalla band stessa con ospiti come Stefano Pilia, Sara Lov e Angela Baraldi che oltre a “Spurious Love” è presente anche nei sette epici minuti di “Rome” dove l’anima sperimentale, quella melodica dei GDM s’incontrano in un blues acido e sincopato.

7 – La Vampa xx
2009, da “Il Fuoco”

Altra sonorizzazione, dedicata a “Il Fuoco”  film muto di Giovanni Pastrone. Dodici brani che vedono i GDM sperimentare nuove soluzioni, ampliare lo spettro di un suono sempre dinamico e avventuroso che accompagna le immagini con chitarre, percussioni, elettronica, violini, tromba, clarinetto.

6 – Bufera
2010, da “Materiali Resistenti”

La partecipazione dei GDM alla compilation “Materiali Resistenti” pubblicata quindici anni  dopo l’uscita del disco “Materiale Resistente” (progetto del Consorzio Produttori Indipendenti che celebrava i cinquant’anni  della liberazione dell’Italia dal fascismo) è da brividi, con un’interpretazione di “Bufera” doloroso canto partigiano che nelle loro mani diventa drammaticamente attuale e moderno.

5 – Malmoe (…my supreme idea of love)
2002, da “The Soft Touch EP”

Emidio Clementi dei Massimo Volume alla voce in “Malmoe (…my supreme idea of love)” da “The Soft Touch EP” formato breve  che i Giardini Di Mirò hanno amato e frequentato, regalando veri gioiellini come in questo caso con Kaye Brewster ai backing vocals e un testo riflessivo e di grande umanità by Clementi che si sposa bene con il sound dei GDM.

4 – Del Tutto Illusorio
2021, da “Del Tutto Illusorio”

Il super mega singolo del 2021, diciannove minuti che sono un vero e proprio viaggio fisico e mentale tra tempo e spazio. Il ritmo incalzante della batteria si muove tra chitarre e elettronica in fraseggi onirici, grintosi e evocativi. Se è veramente questo il loro canto del cigno, “Del Tutto Illusorio” rappresenta un degnissimo commiato.

3 – Broken By
2007, da “Dividing Opinions”

Il terzo è un disco diretto, urgente, che vede Jukka Reverberi e Corrado Nuccini alla voce. “Broken By” ben rappresenta il nuovo corso delle cose con l’aria melodica e sognante, tastiere, sintetizzatori, batteria e  mood malinconico in un crescendo leggero e deciso che lo rende un pezzo senza tempo.

2 – The Swimming Season
2003, da “Punk … Not Diet!”

Un album decisivo per l’evoluzione futura  “Punk … Not Diet!”, con i GDM che dopo il furore post rock di “Rise and Fall of Academic Drifting” si spostano decisamente verso una forma canzone più classica, definita con Alessandro Raina alla voce e l’atmosfera soffusa di brani indimenticabili come “The Swimming Season”.

1 – Trompsø Is Ok
2001, da “Rise and Fall of Academic Drifting”

Abbiamo già celebrato anni fa l’importanza di un disco come “Rise and Fall of Academic Drifting” possiamo solo ribadire che fin da quel primo album i GDM dimostravano di possedere una maturità stilistica e sonora fuori dal comune poi confermata negli anni successivi in un percorso artistico di cui possono senza dubbio andare orgogliosi.