Allora, io non l’ho trovato rivelatorio e scioccante come ho letto un po’ ovunque, però è un cazzo di (body)horror perfetto. Il messaggio che vuole veicolare, se vogliamo essere puntigliosi tutt’altro che geniale o inedito, lo interpreta con agilità e schifosa potenza.

La messinscena è perfetta, chirurgica, dalle immagini alla musica, dal montaggio agli aberranti effetti visivi.

Il parco attori, a partire dalle due protagoniste, è davvero in palla. La Qualley ha fatto un’intepretazione fisica e irresistibile, calandosi nella parte di un doppio crudele e spietato che arrapa e terrifica. Del resto una versione migliorativa, e pertanto amplificativa, di sè non può che maggiorare anche superficialità e spregiudicatezza della matrice.

Ho letto numerosi “peccato per il finale splatter allungato fino allo sproposito“, che invece a me ha convinto. Del resto il mostro bifronte, che arranca e persevera per continuare a vivere il sogno di gioventù è successo fino alla strenuo delle sue forse, fa e deve fare concettualmente schifo.