“Corrupt Bastards” è il secondo singolo estratto da “A Modern Witch”. Struggente brano acustico, l’ultimo che Luigi Bussotti ha scritto per questo disco.

La via della semplicità è spesso la più bella, quella che genera più empatia ed emozione. Questo succede anche per “Corrupt Bastards” e a questo punto siamo molto curiosi di ascoltare l’album nella sua interezza. Un artista che si mette sempre a nudo, che si espone in modo così importante e sincero non può che colpirci ogni volta.

L’ho scritto nel mio monolocale dove vivevo a Roma. Ero esausto dal lavoro che non mi lasciava un attimo di respiro. Mi sentivo solo, mi mancava casa mia. Non riuscivo più a suonare in giro, non avevo le energie sociali che la musica richiede, vedevo tutti i miei amici buttare fuori musica in maniera velocissima ed io ero bloccato con la mia ipocondria, ansia, disturbo ossessivo compulsivo e i miei disturbi alimentari. Pensavo che scappare in una città grande mi avrebbe salvato e invece tutto era uguale a prima: i miei comportamenti disfunzionali erano venuti a Roma con me. In questa canzone parlo agli sconosciuti che ho incontrato solo per sesso o per un drink e che non mi hanno dato un briciolo di amore e che mi hanno lasciato sempre vuoto e insoddisfatto.

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