Non fai in tempo ad abituarti ad una vita meno miserabile che subito capita qualcosa capace di farti piombare nell’oblio. Lasciate da parte le lancinanti delusioni amorose e le sventure squattrinate che gli avevano levato un tetto sopra la testa, Micah P. Hinson sembrava aver raggiunto un equilibrio sereno e stabile col proprio universo. Ma le tempistiche nella vita sono tutto, il destino aveva deciso che era troppa la grazia del momento ed ha preferito offrirgli l’occasione di precipitare nuovamente a causa di un incidente che circa tre anni fa lo ha costretto a letto per diversi mesi. Non deve essere facile trascorrere le giornate cercando semplicemente di riprendere a muovere le braccia e le gambe, una tortura psicologica che metterebbe al tappeto anche l’animo più resistente. Da questa sofferenza sono nate la maggior parte delle canzoni che compongono il nuovo disco del Nostro; probabilmente quel “nulla” nel titolo è la rappresentazione emotiva di quei momenti in cui anche le cose più semplici, quelle che si danno per scontate ogni giorno, venivano a mancare.
Nonostante queste premesse, il nuovo lavoro di Micah P. Hinson sembra anche quello meno impulsivo e più ragionato. Un classico disco di folk rock a stelle e strisce, che si abbandona spesso a ballate notturne di grande eleganza in cui si preferisce il pianoforte alle corde della chitarra e si concede qualche passaggio più movimentato tanto caro alla tradizione americana. La belleza spesso risiede nela semplicità , in questo caso impreziosita dalla solita struggente carica emotiva di una voce allo stesso tempo potente e tremolante, dotata di quella grazia “trasversale” che è peculiarità di pochi. Viene voglia di accomodarsi sotto il portico e lasciar parlare Micah e le sue storie senza tempo, viene quasi la voglia di affidargli una parte consistente del nostro cuore e farsi cullare da una doppia dozzina, più una traccia bonus, di brani ineccepibili.
Ancora una volta tocca constatare la bravura di un artista in perenne tumulto interiore anche quando sembra aver trovato finalmente il proprio posto nel mondo. E’ una questione di fortuna o semplicemente di attitudine alla vita, questo non ci è dato saperlo, ma il libro delle storie di Micah P. Hinson sembra aggiungere di volta in volta un nuovo capitolo altrettanto ricco. Speriamo per lui, che al prossimo giro le storie con cui accenderemo le giornate saranno semplicemente frutto della sua penna e non di un vissuto doloroso nel fisico e nell’anima.