Michael Holbrook Penniman (Mika) è sempre stato un ragazzino difficile, aveva problemi di dislessia, non guardava la televisione, odiava andare a scuola e aveva difficoltà ad avere rapporti con i ragazzini della sua età . Poi, un giorno, decise di provare a fare musica… e gli riuscì talmente bene che dopo il successo mondiale ottenuto dal primo album ci riprova con il secondo in uscita in questi giorni: “The Boy Who Knew Too Much”, prodotto dalla Universal in Italia.
Questo secondo album, che i più azzardati collocano nel grande filone dell’indie rock, è un lavoro più “‘pop-roccheggiante’ nel quale Mika ha voluto ripercorrere i momenti del passaggio dall’adolescenza all’età adulta; quando tutti noi, finite le superiori, abbiamo dovuto fare il punto della situazione su cosa avremmo voluto fare nella nostra vita. C’è chi ha optato per entrare subito nel mondo del lavoro, chi ha deciso di continuare il cazzeggio andando all’università (o nel caso di Mika nel Royal College Of Music); comunque tutti abbiamo dovuto “‘riorganizzarci’ la vita dandole sembianze di “‘vita adulta’.
è cresciuto, musicalmente parlando, Mika. Presentandoci un album che dal punto di vista di contenuto vuole essere una “‘prosecuzione’ di “Life In Cartoon Motion”: dall’infanzia, passando per l’adolescenza, per finire nell’età in cui si inizia a sentirsi adulti; mentre dal punto di vista musicale troviamo suoni leggermente migliori ma mai completamente discostanti dall’album precedente, che danno sempre quel senso di allegria che ha permeato tutto il vecchio lavoro ma hanno quel qualcosa in più da renderli più ponderati; come se ci fosse un netto parallelo tra il significato dell’album, il periodo al quale è rivolto e le scelte musicali dell’autore.
Inizialmente sarebbe dovuto chiamarsi “We Are Golden”, e capiamo subito il motivo: è la traccia che più si avvicina alle melodie dell’album precedente senza abbandonare il senso di “‘crescita’ e di “‘paranoia’ che abbiamo avuto tutti quando si è trattato di decidere della nostra vita.
Le prime tre tracce sono quasi “‘parallele’ ai suoi più famosi successi dell’album precedente: “We Are Golden” è frizzante come “Love Today”, “Blame It on the Girls” è costruita sulla falsariga di “Grace Kelly” e “Rain” è caratterizzata dal quel malinconico disco-pop che è proprio di “Relax”; è questo che intendo con “‘prosecuzione di “Life In Cartoon Motion”.
- Band Site
- MySpace
- BUY HERE
2. Blame It On The Girls
3. Rain
4. Dr John
5. I See You
6. Blue Eyes
7. Good Gone Girl
8. Touches You
9. By The Time
10. One Foot Boy
11. Toy Boy
12. Pick Up Off The Floor
13. Lover Boy
14. Lady Jane