Oh beh, ascolto nei primi giorni del 2008 un disco del novembre 2007 e, diavolo! dove avevo la testa? questo sarebbe finito dritto dritto ai primi posti della mia personalissima classifica dello scorso anno!
Un sestetto di pazzi che viene dalle piovose e selvagge terre della West Coast del nord (per gli appassionati di geografia, Portland, Oregon) che fa un bellissimo, fantasmagorico miscuglio di rock psichedelico molto hippie anni’ 60 (che so, da Grateful Dead a New Riders of Purple Sage) e power rock sempre anni ’60 (che so, Who e Jimi Hendrix?), con venature freak, folk (ma anche freak-folk!) e un tocco di prog, il tutto condito da stacchi e saltabeccamenti dadaisti totalmente esilaranti…
Infatti il primissimo paragone che mi è venuto in mente è l’anarchia folle ma assolutamente sotto controllo del Captain Beefheart di “Trout Mask Replica”, e al tempo stesso la mia mente si apriva su una coloratissima allucinazione in cui Mr Van Vliet dirigeva armoniche a bocca e chitarre distorte, con il fantasma benevolo di Frank Zappa che, abbracciato ai quattro Beatles, osserva divertito ridendo sotto i suoi mustacchi.
Il bello è che tutto ‘sto coacervo di stili dà una sensazione perfettamente amalgamata e coerente, come se l’immaginazione che finalmente prende il potere e getta rami avventurosi in tutte le direzioni provenga da un tronco solido e forte, con radici che afferrano poderosamente la terra fertile del Rock con la R maiuscola.
Che i tizi siano pazzi davvero lo testimonia il fatto che nelle note che accompagnano l’album sostengono di aver autoprodotto il disco usando un fido quattro-tracce (ma non ci posso credere!), aggiustando tutto con un’infinità di trucchi e tecniche, inclusa qualcuna che avrebbero appreso da un amichevole extraterrestre… A me sembrerebbe che gli extraterrestri siano loro, piombati in mezzo a foreste di conifere e capanne di tronchi con comignoli che sbuffano fumi lisergici, scesi tra noi per riscattarci dalle paranoie suburbane…
Mi risulta assai difficile scegliere tra i 13 brani, “Devil’s A-Go-Go” è un perfetto inizio, caotico, acido, che ad un certo punto prende una folle piega spagnoleggiante, “Futures & Folly” potrebbe essere stata scritta da Syd Barret, “Miss Spiritual Tramp” ha Jimi come special guest, “Woof & Warp of the Quiet Giant’s Hem” è una purissima cavalcata di chitarre ultrapsichedeliche con esilaranti coretti yeh-yeh, “Wild Mtn. Jam” è un divertimento freak-folk ubriaco di vino d’orzo, “Murder Babe” è un rock ‘n’ roll che vira avanti e indietro tra British Vintage e South Rock alla Allman Borthers.
Posso dirlo? Un capolavoro. Come poetava Walt Whitman: Mi contraddico? Molto bene allora, mi contraddico. Sono ampio, contengo moltitudini.
- Band Site
- MySpace
- BUY HERE
2. Wild Mountain Nation
3. Futures & Folly
4. Miss Spiritual Tramp
5. Woof & Warp Of The
Quiet Giant’s Hem
6. Sci-Fi Kid
7. Wild Mtn. Jam
8. Hot Tip/Tough Cub
9. The Green King Sings
10. Summer Town
11. Murder Babe
12. Country Caravan
13. Badger’s Black Brigade
BLITZEN TRAPPER su IndieForBunnies: