Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
JONATHAN WILSON
Rare Birds
[Bella Union]
Release date: 2 marzo
Ricordiamo con grande piacere il suo precedente album “Fanfare” uscito ormai nel 2013. Folk visionario, con una continuità tra anni ’60 e anni ’70 e rimandi tanto a Neil Joung quanto Pink Floyd, con un gran gusto negli arrangiamenti. Ora, a quanto dice lo stesso Wilson ci sarà un cambio di rotta, una virata verso gli ’80 britannici, da Peter Gabriel a Kate Bush. Staremo a sentire…
THE BREEDERS
All Nerve
[4AD]
Release date: 2 marzo
Etichetta da 10 e lode, line-up dell’album “Last Splash” (Kim e Kelley Deal, Josephine Wiggs e Jim Macpherson), un team di produttori in cui compare anche Steve Albini. Insomma, le attese per questo ritorno di The Breeders sono tante e sono alte!
TITUS ANDRONICUS
A Productive Cough
[Merge Records]
Release date: 2 marzo
La musica è cambiata e non di poco. Patrick Stickles porta i suoi Titus Andronicus in territori decisamente più classici rispetto al passato, un rock che rimanda addirittura ai Rolling Stones (l’ultimo singolo ne è chiaro segnale), tanto per capirsi, in una serie di ballate che mostreranno un lato diverso della band conosciuta fino ad oggi.
DAVID BYRNE
American Utopia
[Nonesuch]
Release date: 9 marzo
Nonostante si tratti del primo album in 14 anni che l’ex Talking Heads firma solo ed esclusivamente con il suo nome è difficile definire questo lavoro come un disco solista. “American Utopia” fin dalle intenzioni appare come un altro progetto corale magistralmente diretto e coordinato da Byrne, come furono in tempi recenti “Love This Giant” insieme a St Vincent e “Everything Happens Will Happen Today” in coppia con Brian Eno.
Anche in questo caso la squadra di collaboratori che lo affianca è di tutto rispetto: il ritorno di Brian Eno che qui compone (il brano “Everybody’s Coming to My House”) e produce, Oneohtrix Point Never, Doveman, Sampha, Jam City, basterebbero note e credits per far balzare questa release in testa alla vostra wishlist mensile (e non solo…).
EDITORS
Violence
[PIAS Entertainment Group]
Release date: 9 marzo
Verrebbe da dire che la “violence” è quella che ci è salita dopo aver sentito il mezzo pasticcio synth-pop pompato di “Magazine”. Il sesto album degli Editors, che esce a tre anni di distanza da “In Dream” è prodotto da un big come Leo Abrahams e avrà il compito (se ci riesce) di farci capire bene da che parte stanno gli Editors, sempre più in bilico tra pulsioni da classifica e richiami pop e un passato che invece è stato capace anche di essere profondo e struggente.
MOUNT EERIE
Now Only
[P.W. Elverum & Sun]
Release date: 16 marzo
Aumenta sempre di più il numero di album realizzati da Phil Everum, ma se la qualità resta elevata come nel magnifico “A Crow Looked At Me”, beh, ben vengano dischi di Mount Eerie. Il nuovo album contierà l’emotività già seguita per il precedente lavoro: “storie di sesso, morte e auto-analisi raccontate su una ipnotica chitarra acustica“. Ancora una volta quindi saranno canzoni legate in modo forte e importante a Geneviève, la moglie morta di cancro.
STONE TEMPLE PILOTS
Stone Temple Pilots
[Rhino]
Release date: 16 marzo
Non è certo una novita’ per i fratelli DeLeo e per Eric Kretz cimentarsi con un cantante che non sia Weiland, eppure questa volta tutto ha un sapore diverso, perchè Scott non tornerà più e il fatto d’intitolare l’album con il nome della band (anche questa non è una novità , comunque) potrebbe lasciar intendere che c’è davvero la voglia di ripartire con caparbietà dopo un lutto così grande. Jeff Gutt ci mette una buona voce che non fa rimpiangere lo storico leader e la band, nei singoli fino ad ora ha mostrato muscoli ben solidi ma anche una ballata, classica certo, ma di buon effetto. Buone premesse.
YO LA TENGO
There’s a Riot Going On
[Matador]
Release date: 16 marzo
Come sempre, di fronte ad ogni uscita dei vetrani dell’indie americano Yo La Tengo (attivi fin dal 1984) dobbiamo toglierci il cappello in segno di rispetto, questo perchè nonostante una discografia decisamente corposa, la qualità è sempre rimasta alta e ricca di spunti. Lo sarà anche in questo disco? Noi siamo sicuri di si, perchè tra alt-rock, popedelia e americana, da questi ragazzi di Hoboken le cose deliziose non sono mai mancate.
JACK WHITE
Boarding House Reach
[Columbia]
Release date: 23 marzo
Se ne parla come il disco più ambizioso della carriera di Jack White, un album che spazierà con assoluta disinvoltura tra rock ‘n’ roll, electro e hard funk, proto punk, hip hop, gospel blues e persino country. Il bello è che tutto questa varietà è nata in una stanza isolata e spartana con attrezzatura altrettanto spartana, questo perchè White non voleva distrazioni dal resto del mondo. In realtà poi nella realizzazione effettiva l’elenco dei musicisti partecipanti è lunghissimo. Poco da fare, la curiosità è tanta.
THE VACCINES
Combat Sports
[Columbia]
Release date: 30 marzo
Che cosa ci dicono i Vaccines di questo disco? Beh, ci paiono piuttosto chiari. Un ritorno alle origini è quanto promesso, con un lavoro fatto di “brash, bold, rock and roll songs that mix melancholy and euphoria“. A noi tutto sommato andrebbe davvero bene se queste premesse fossero mantenute.