Sette album in otto anni. Media invidiabile quella dei The Men, band di Brooklyn dall’indole post punk che ha via via smussato gli angoli più spigolosi e acuminati del proprio sound, rendendolo più melodico e accessibile. “Drift” segna il ritorno a casa Sacred Bones dopo il tentativo (riuscito) di far da soli creando la propria etichetta (la We Are The Men Records) e pubblicando un album (“Devil Music”) che recuperava le rumorosissime radici soniche degli esordi.
Mark Perro, Nick Chiericozzi, Rich Samis e Kevin Faulkner non hanno proprio voglia di fermarsi. “Drift” tiene fede al titolo che porta. Ascoltarlo è come andare piacevolmente alla deriva, verso destinazione ignota.

“Maybe I’m Crazy” è spettrale, minimale, ricorda i Suicide. Lampi di sintetizzatore e note di sassofono si rincorrono in un bel crescendo provando a dar voce agli incubi più oscuri. “When I Held You In My Arms” è una dolorosissima ballata costruita attorno al basso di Kevin Faulkner e alla batteria di Samis. Il ritmo si alza con “Secret Light” che ricorda le evoluzioni soul garage dei canadesi The Deadly Snakes mentre in “Rose on Top of the World” i The Men rispolverano il talento melodico che avevano già  dimostrato di avere in “Tomorrow’s Hits”. “So High” è puro pop blues sporcato di psichedelia e il contrasto col garage rock di “Killed Someone” che sembra uscito dritto dritto dal secondo album dei The Men (“Leave Home”) è brutale e godibilissimo.

La quiete torna nel finale, con gli arpeggi acustici di “Sleep” piccola murder ballad dal cuore cupo che sfuma in “Final Prayer”, delicatissima riflessione su colpa e perdono. La chitarra acustica la fa da padrone anche in “Come to Me”, modo perfetto per chiudere un album che non è certo avaro di sorprese. Poche sovra incisioni, chitarre elettriche ridotte al minimo indispensabile. Un bel rischio per i The Men, notoriamente capaci di creare veri e propri muri di suono e rumore dietro cui nascondersi. Ora non ne hanno più bisogno. “Drift” è un nuovo inizio per una band in costante crescita, musicale e umana.