Grazie a Dio la magia guitar-pop degli Stella Maris non resta confinata su disco o in studio ma trova anche la sua dimensione live, con un tour che vede la band impegnata a fare qualche data italiana e, consiglio nostro, se avete voglia di gustarvi una sana ora di ottima musica dal vivo, beh, sappiate che la premiata ditta gestita da Umberto Giardini e Ugo Cappadonia soddisferà anche i palati più esigenti e, perchè no, i più nostalgici.
La componente anni ’80 si sublima quindi anche dal vivo, con canzoni che vengono sapientemente allungate (senza annoiare però) e Cappadonia che ci porta a scuola di guitar-pop (con la benedizione di San Johnny Marr), mentre Umberto piazza pure qualche gorgeggio alla Morrissey. Ecco allora emergere maggiormente, e con più impatto, i brani veloci e carichi (“Rifletti e Rimandi” su tutte, ma anche il pugno in faccia di “Piango Pietre” giusto in apertura, dopo un breve intro strumentale, per non parlare di “Quando Un Amore Muore Non Ci Sono Colpe” che sale veramente di tono), ma è pura popedelia sognante, incrociata con la grazia dei Sundays, quella che, ad esempio, un brano come “Non Importa Quando” dispensa dal vivo. Ci sono pure due canzoni nuove e la cosa non ci dispiace affatto, visto che la qualità è sempre alta, a dire poco.
Delizioso Umberto che si diverte a punzecchiare i presenti, numerosi sicuramente, ma che forse hanno iniziato davvero a scaldarsi proprio alla fine con la travolgente “Eleonora No”. Frase delle serata: “Vi state divertendo? E allora fatelo vedere, sciocchi“. Il fatto poi che abbia lasciato l’inizio e la fine alla sola band, con lui non presente sul palco, la dice lunga su quanto conti e su quanto, anche lui stesso, valorizzi e consideri fondamentale l’aspetto strumentale e la bravura di chi partecipa al progetto.
Morale della favola: come si fa a non amare gli Stella Maris?!!