Già l’avevamo capito dal suo primo singolo quanto fosse tosta. Eccola Lauren Ruth Ward con la sua voce intensa e libertina che divampa in tutte le parti di questo album, uscito lo scorso febbraio per Weekday Records. Dalle sue canzoni traspare un senso di ricerca di libertà e lo fa emergere sopratutto “Make love to myself“, con una chitarrina iberica.
Una voce più cristallina, che da importanza ad ogni singola parola, come in “Blues Collar Sex Kitten”. Non si fa scrupoli la giovane di e accompagnata da Eduardo Rivera alla chitarra, Livia Slingerland al basso e India Pascucci alle percussioni riescono a creare immagini dense e armoniose come in “Those Letters” con le corde suonate così groovy dove si riaccende la sua vena più aggressiva.
In “Did I Offend You” la caratteristica della sua voce, il vibrato, esce facendosi sentire , cavoli se si fa sentire! [qui video]
Sembra mano a mano che si ascolta l’album che dalle note escano colori sempre più vivaci. La ragazza è una scoperta che vale proprio la pena di ascoltare. Quindi se voi volete ruggire al mondo e far provare sensazioni forti ai vostri vicini, spalancate le finestre e ascoltate “Well, Hell” a tutto volume!