Siete ad una festa sulla spiaggia, una sera qualunque di luglio. La leggera e umida brezza mista a sale vi rende la pelle un poco appiccicosa ma allo stesso tempo vi salva dal caldo afoso. Sorseggiate un cocktail rigorosamente annacquato mentre con gli amici siete alla ricerca di qualche bella ragazza dall’ombelico abbronzato bene in vista, da tampinare senza ritegno. Sembrerebbe tutto perfetto, o quasi, perchè manca ancora qualcosa: la musica. Ecco, se su un palco si materializzassero i Valderrama 5 la vostra notte d’estate sarebbe davvero perfetta, e la festa potrebbe ben presto diventare memorabile. Non esagero, perchè davvero questi ragazzi napoletani potrebbero svoltarvi le pigre serate estive, rivoltandovi l’umore come un calzino. Nati nel 2002 come progetto solista di Carlos Valderrama , il quale registrò il primo demo “Women Don’t Apple Damage” (provate a tradurre il testo parola per parola e capirete) che gli valse i riconoscimento sulla rivista Rumore di “demo del mese”.
In seguito sono diventati una band vera e propria che conta oggi otto membri più un barman. Si, avete capito bene, un barman, chiamato Squalo, che durante i concerti offre ai più fortunati tra il pubblico presente nelle prime file, dell’ottimo spumante caldo da discount. La loro miscela di suoni, derivativa quanto volete è perfetta: lounge, rock ‘n’ roll, punk, bossanova, beat, cavalcati con maestria da un manipolo di personaggi dai nomi improbabili( Olio-Baguette-Micio per citarne tre a caso). I testi oscillano tra il geniale e il demenziale, rivelando un’ossessione compulsiva verso i culi, il tanga e la bigamia, tema, quest’ultimo a cui è dedicato il nuovo EP di otto tracce “Guess Who’s Bigamous”. A precederlo di un’annetto c’è “Forever Asses”, divertentissimo EP interamente scaricabile dal sito ufficiale come il demo d’esordio. “I See Your Ass” e “Very Inzy” sono piccoli capolavori indiepop che meriterebbero sicuramente riconoscimenti maggiori. “Guess Who’s Bigamous”, EP autoprodotto, e registrato come il precedente all’Ufo Club studio di Napoli non è che un’ulteriore conferma del talento compositivo e della grande capacità ad arrangiare canzoni semplicemente irresistibili di questa band napoletana, sia che si tratti di un’approccio indiepop come in “Very Collapsed”, o punk di “Drugs” e “Panciotto” e o anche il rock’n’roll di “Lattaman” o una bossanova caraibica cantata in italiano (Balla con me, degno finale di ogni esibizione live della band).
C’è molto degli anni ’60 in questa musica, un bel pizzico di seventies quando si accelerano i ritmi, e un’attitudine al cazzeggio che dal vivo non teme rivali, anzi consiglio vivamente di andarvi a vedere una loro esibizione live soprattutto se siete del sud Italia dove i Valderrama imperversano, soprattutto in Campania e Calabria. Se trovassero anche un’etichetta disposti a sostenerli sono sicuro che ci troveremmo di fronte ad un piccolo miracolo italiano di indiepop. Ma nel frattempo se cercate il disco dell’estate e la musica perfetta per i vostri party estivi “Guess Who’s Bigamous” fa assolutamente al caso vostro. E come diceva il tipo di Aiazzone: provare per credere!