Julian Casablancas
Phrazes For The Young

Considerato quanto tempo è passato dalla sua uscita, voi sapete già  tutto di questo disco. Sapete se vi piace, sapete se lo avete trovato pretestuoso, se vi siete ricreduti dopo esservi silenziosamente preparati a massacrarlo, come aveva deciso la sottoscritta appena aveva scoperto che oh mio dio quel fichetto di Casablancas fa un album solo.

“Out Of The Blue”, l’ho sentita per la prima volta alla radio mentre ero in macchina. Tre accordi e avevo capito tutto: chi era il musicista in questione, cosa mi stava dicendo e come. L’unica cosa che sul momento mi sfuggiva era il perchè. Se proprio dobbiamo appagare un istinto narcisista, mi sono detta, facciamolo bene. Differenziamoci. Delusa dalle prime tracce, ho addentato la mela più forte e alla fine me la sono fatta piacere. “River Of Brakelights” e “11th Dimension” tirerebbero su di morale qualsiasi indie-depresso, che ci vuoi fare.

Così Julian Casablancas dimostra di essere il talentuoso del lotto originario. Prende i generi che gli sono familiari, la new wave dalle derive artistoidi su tutti, e la mescola al folk elettrico, al pop, agli ineluttabili sintetizzatori. In breve fa una summa degli anni zero che gli hanno cambiato la vita e in parte l’hanno cambiata anche ai suoi ascoltatori.
Nella sua testa l’idea di stabilire quale fosse la band più cool di New York (Interpol, non The Strokes. A occhi chiusi) dev’essere stata rimpiazzata quest’anno dalla voglia di stabilire quale fosse il Julian più cool di New York. Mi dispiace dirlo, non credo che l’interessato si risentirà , ma Paul Banks (also known as Julian Plenti) batte Casblancas uno a zero.

Nessuno dei due brilla per originalità , ma nel debutto solista di Banks ho sentito una voglia di osare che qui sinceramente è mancata. Non si può dire che “Phrazes Of The young” sia brutto, anzi: solo, non è un disco incendiario. E per quanto possa divertirti, alla fine una domanda ti viene proprio di fargliela: caro Julian, se questa musica ti piace così tanto, perchè non torni a suonarla in garage con i tuoi amichetti? Con loro hai segnato un decennio, da solo rischi di non segnare una stagione.

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