Betzy
Romancing The Bone

Betzy nasce dalla mente e dal computer di Fabio Cussigh durante l’esperienza newyorchese effettuata nel 2006. Soggiornando negli Stati Uniti il nostro musicista (voce, chitarra acustica, ukulele, organo e percussioni) dá alla luce undici brani dal sapore acerbo; tornato in Italia decide di collaborare con Ru Catania (Africa Unite) per plasmare ulteriormente (mandolino, synth, basso e programmazione) le tracce già  registrate oltreoceano. Il risultato finale è “Romancing The Bone”, un interessante mix di elettricità  e blues che risulta piuttosto piacevole.

In effetti l’opera qui presentata riesce a mantenere i toni compositivi piuttosto eterogenei, scandagliando con pregevole fattura le diverse sfaccettature della musica pop-rock: schermaglie britpop (“Suzie K”), brividi viscerali che fanno tanto garage (“Always in the Dig House”), caleidoscopi cantautoriali (“Mess Around”) e digressioni folk-dance (“Gaybar”). Nonostante la leggerezza di alcuni brani, il disco si accompagna ad un sottile velo di malinconia che affascina l’ascoltatore senza risultare troppo sofferto o drammatico. Senza correre il rischio di scivolare nell’ordinarietá musicale, i due artisti evitano con eleganza le trappole della retorica, costruendo un lavoro tanto semplice nelle sue linee strutturali quanto efficace.

Una girandola di diversi stati d’animo raccontati senza troppi fronzoli, una raccolta di appunti di viaggio per appaggare l’animo dei viandanti piຠesigenti, una combinazione vincente di divergenze sonore e suggestioni emotive. Un bell’inizio d’anno.

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