In attesa della pubblicazione del nuovo album degli Suede, “The Blue Hour”, in uscita il 21 settembre, mi sono letto il libro di Brett Anderson (il cantante della band), uscito nei primi mesi dell’anno. Nelle interviste e recensioni inglesi che avevo spulciato, più che di una biografia si parlava di un memoir, parola che fa molto cool, ma che in realtà  definisce meglio il carattere delle pagine intime e astute che Anderson ha voluto farci conoscere. Pagine che, tra l’altro, dedica al figlio, perchè un giorno possa capire le sue effettive origini e, una volta finito di leggerle, io stesso mi sento di scrivere qualcosa per accettarle e per mostrare la mia approvazione.

Il racconto finisce volutamente alla soglia della pubblicazione del primo disco degli Suede (omonimo), quindi mi sento di consigliarlo anche a chi non è un loro fan, in quanto Anderson ci racconta la sua storia, di come ce l’ha fatta e di come è riuscito ad allontanarsi dalla miseria in cui il destino l’aveva fatto nascere.
Per gli amanti degli Suede non mancano aneddoti gustosi su come le prime canzoni sono nate, il rapporto proficuo con Bernard Butler (chitarrista) e il passaggio da live pressochè deserti ad avere tra il pubblico il loro idolo Morrissey.

Per i curiosi del gossip della Brit-Pop Era, si fa luce anche sul rapporto con Justine Frischmann (Elastica), la rottura e il suo successivo fidanzamento con Damon Albarn.

Devo essere sincero e dirvi che, nonostante l’apprezzamento, non ho capito il perchè del libro. Non so se è nato davvero per un effettivo bisogno di Anderson di buttar fuori ricordi e situazioni che gli bruciavano dentro.

Scritto per il figlio? Finire di pagare la casa al mare? Mera operazione di marketing per creare attenzione attorno al nuovo lavoro degli Suede? Quello che posso (ri)dire con certezza è che l’ho letto tanto volentieri quanto avidamente e che, aldilà  di facili illazioni, si dimostra una pubblicazione capace di dare speranza a chi non nasce fortunato, a chi sta ancora suonando con strumenti economici e a chi crede fermamente nella propria musica, dando anche delle dritte giuste: capire come gira il business della musica per farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, per uscire alla luce del sole fuori dalle “Coal Black Mornings”, quelle mattine nere come il carbone, che per Anderson sono stati i primi anni della sua vita.

Coal Black Mornings
Voto: 7,5
Autore: Brett Anderson
Pagine: 224
ISBN-10: 1408710501
Data di pubblicazione: 1 marzo 2018
Editore: Little, Brown