Niente male la proposta di questi ragazzi bresciani che si muovono su un terreno decisamente suggestivo e che si fanno chiamare Il Diluvio. Non puntano tanto al colpo ad effetto e i ritmi sono sostenuti e carichi (con saliscendi) giusto per i primi due brani di questo ottimo nuovo EP “Frail Skies”, mentre per il resto è la battuta morbida e più liquida a fare da padrone e la cosa non ci dispiace affatto. I ragazzi padroneggiano la materia guitar-pop con buona disinvoltura: sanno cosa vuol dire scrivere brani ariosi e nello stesso tempo intimi e avvolgenti, ma sopratutto hanno un ottimo gusto per delle melodie tutt’altro che banali. Se ci aggiungiamo anche un buona capacità di creare i giusti climax all’interno del brano, beh, allora la strada è proprio quella giusta, per loro, ma anche per noi che ascoltiamo.
Se leggiamo i loro riferimenti parlano di Radiohead e Death Cab For Cutie. Mi sembra che possano starci (anche se per i Radiohead non parliamo certo della loro ultima parte dei carriera). A me per dire, a a tratti hanno ricordato anche gli americani Elliott. Quello che più conta è che Inghilterra e America si fondano in modo suggestivo, da questo punto di vista, beh, missione compiuta!