Avete deciso di rompere la schiena all’amore. Avete deciso che non mangerete più pastina e brodo di pollo per un mese e avete deciso anche che da oggi voi non volete più essere quello che gli altri hanno sempre voluto (o creduto) che voi foste. Le alternative per disintegrare i ponti con quel macrocosmo di sterco che si affaccia da fuori all’interno della vostra camera non sono poi molte. Il suicidio è troppo fuori moda e poi volete mettere, dover rinunciare per sempre alle melanzane alla parmigiana di vostra nonna? No, non se ne parla, o almeno finchè non sarete stra ricchi/e famosi/e e biondi/e platinati/e. Vietato auto-schiattarsi quando non si è ancora una celebrità . Non è buona educazione. Allora ecco che vi veniamo incontro noi: il suggerimento è un diversivo di parecchi minuti dalle forti tinte violacee e dalla superficie scartavetrata. Mettetevi comodi e per una volta invece di accendere il vostro amato impianto Indie-FI accendete il lettore DVD e il televisore.
Questa raccolta di video musicali targata Sub-Pop è ricca di suoni molto poco mainstream generati da componenti discreti (che pur avendo frequentato un istituto tecnico non ho mai capito a fondo cosa volesse dire; il fatto è che mi è sempre piaciuta l’idea che un circuito integrato potesse essere anche discreto”…). Molteplici spunti per chi ama il mondo degli audiovisivi (si va dall’animazione curata nei dettagli al puro scazzo a bassa fedeltà con la macchina da presa, alla direzione di fotografia impeccabile fino alle immagini sgranate e riciclate da chissà quale epoca”…). Un bell’impasto. Qualche dettaglio curioso? In “New Slang” degli Shins (presenti anche col video della stupenda Pink Bullets) per un frame si può osservare che cosa c’è in mezzo alle gambe della tizia che suona nella band, nuda dalla vita in giù, oppure si può passare direttamente al racconto in slow motion di “Southern Anthem” di Iron And Wine, oppure ancora appurare una volta per tutte quanto avete fatto bene in passato a dubitare delle qualità musicali degli Hot Hot Heat. Man mano che scorrono le immagini vi sentite già meno depressi che quasi quasi vi torna la voglia di riprendere la videocamera in mano. Sgranate gli occhi e vi interrogate di fronte alle immagini psichedeliche e fortemente anticommerciali di Nighttime/Anytime, video rosso e allucinato dei Constantines (idea di base molto interessante ma non vorrei svelare di più”…).
Ovviamente c’è anche il video dell’attuale “most sounding english band” di casa Sub Pop, ovvero i The Thermals, un trio fin troppo Libertines e The Rakes in tutto. Ricordi analogici dei Postal Service (“We Will Become Silhouettes”) e quelli ancora più datati e surreali, anzi espressionisti oserei dire (avete presente Murnau, Germania 1920 all’incirca?) dei Jennifer Gentle: qualche minuto di orgoglio italiano. Agresti e sudate le emozioni delle Sleater Kinney e assurdo, surreale al massimo nonchè totalmente psichedelico il video pieno di molteplici teste volanti dei Wolf Parade (“Shine a Light”): lo-fi come stile di vita perenne, in pratica. Chiudono le distorsioni dei Mudhoney. Ok, adesso tocca a voi”…cominciate col cercare una cassetta mini-DV vuota su cui imprimere la vostra genialità indie rock.