Eleganza e predisposizione al gioco, praticamente un aggiornamento degli Aristogatti, solo con meno peli (Sarà un caso che sulla copertina del cd appaiano proprio dei gatti intorno ad un pianoforte?).
Vapori jazz e bossa, musiche da camera filtrate da una sensibilità da musica elettronica: strutture melodiche brevi e ripetitive come fossero campioni suonati con ogni strumento ed oggetto-giocattolo, carillon incantati (nel senso di inceppati), pattern ritmici da musica concreta per bambini.
Sembra di assistere ad una glitchosa danza macabra (quella dei simpatici scheletrini che suonano le proprie ossa) che spaventa solo gli adulti o chi ha dimenticato come si fa a godere di una coperta, chiusi in casa mentre fuori piove.
Calde acusticherie, corde appena pizzicate, un che di orientale qua e là , maracas e xilofoni rendono l’andamento dei brani avvolgente, ipnotico e piacevolmente ciondolante, un disco da ballare soli sotto le lenzuola.
Coretti spensierati da primo giorno di scuola, zaino in spalla (“This way”).
Una signora che esce di mattina presto per far la spesa, si mette a suonare il campanello della bici a tutto spiano rompendo il silenzio delle strade ancora deserte e poi se la ghigna (“New Rubbers”, “Tricycle”).
“Make Up” è una ninna nanna perfetta: piano e voce da stramazzare al suolo e mentre chiudi gli occhi senti da fuori i passi sulla neve ghiacciata del taglialegna che fa il suo ritorno a casa (“Upstairs”).
La voce di Galia Durant è suadente e talvolta riporta alla memoria quella di Nina Miranda degli Smoke City (se qualcuno se li ricorda e non si vergogna), altre volte quella di Skye Edwards dei Morcheeba (e non storcete il naso, suvvia!).
Se dico Hanne Hukkelberg va meglio?
In definitiva, melodie di gran classe, il giusto equilibrio tra caldo e freddo con risultati tutt’altro che tiepidi però.
Poco più della metà dei brani sono ticchettanti e dal tiro discreto, i restanti sono splendide e morbide ballate che non tuffarcisi dentro ad occhi chiusi in quest’autunno e poi inverno sarebbe da matti!
Chi non ha voglia di un abbraccio o una carezza?