[ratings]
Musica in punta di piedi.
E’ questa la prima definizione che mi viene in mente ascoltando i Contriva.
Masha Qrella (Mina, NMFarner), Max Punktezahl (Jersey, the Notwist, Saroos), Rike Schuberty (Masha Qrella, Noel) e Hannes Lehmann (Mina) compongono la band di Berlino che incide per la Morr, ora alla terza prova dopo “Tell Me When” (2000) e “If You Had Stayed…” (2003) e confermano di avere uno stile tutto personale.

Descrivere la loro musica è semplice: la melodia è l’elemento dominante di pezzi quasi sempre strumentali.
I brani sono costruiti intorno a una breve traccia melodica, di solito raccontata da chitarre riverberate, che si ripete per tutta la lunghezza del brano, una volta dopo l’altra leggermente cambiata e arricchita di effetti e dettagli, magari con violini o tastiere.
Descrivere l’atmosfera che si respira ascoltando il loro album “Separate chambers” è invece molto più significativo. La musica dei Contriva è fatta di suggestioni, è capace di evocare immagini irreali e vivide allo stesso tempo.

Una ventata di aria fresca e pura ci spalanca le porte di un mondo lontano dalla frenesia e dallo stress quotidiani, un mondo fatto di scampagnate all’aria aperta sotto il sole di aprile, di occhi strizzati per la luce e il calore sul viso, di corse sui prati e picnic sotto gli alberi. Un mondo lontano e irragiungibile, un desiderio di serenità  vago e malinconico, di qualcosa che forse non abbiamo mai conosciuto.

“Good to Know” che apre l’album è il manifesto del disco: un brano suonato con nonchalance, rilassato e melanconico. A seguire Unhelpful, molto più tirata e rockeggiante con le chitarre elettriche in primo piano.
“Before” è il pezzo più pop deldisco (e personalmente anche il più bello), con la voce sussurrata di Masha Qrella in primo piano così come in “I Can Wait”, gli unici due brani non completamente strumentali.

“Concrete Sleepers” è una delicata ballata acustica che sembra snodarsi quieta e rilassata come un ruscello sotto un caldo sole al tramonto.
Insomma un album fatto di melodie pacate e sottotono, di emozioni contenute che galleggiano sulla superficie della coscienza senza provocare scosse. Un album leggero, perfetto per la primavera.
Non fatevelo sfuggire prima che la torrida estate arrivi impetuosa a infiammare i vostri lettori mp3!!